Paisiello, 20 anni nel segno di Napoli

Paisiello, 20 anni nel segno di Napoli
di Eraldo MARTUCCI
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Martedì 20 Settembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:12

Per Paolo Isotta, critico caustico e geniale musicologo, dopo Haydn e Mozart il più grande operista della seconda metà del Settecento è stato Giovanni Paisiello, nato a Taranto il 9 maggio 1740 e scomparso a Napoli il 5 giugno 1816. Grande nell’opera buffa e in quella seria, il suo genio si manifestò anche nell’oratorio, nella musica sacra e in quella strumentale.

Compositore prediletto da Napoleone, che lo cita nel suo romanzo giovanile “Clisson et Eugènie”, Paisiello è stato l’autore più fecondo della settecentesca e straordinaria Scuola Napoletana: nel capoluogo partenopeo si era infatti trasferito giovanissimo per frequentare il Conservatorio di S.Onofrio a Capuana. 

E quest’anno il “Giovanni Paisiello Festival” di Taranto - organizzato dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” con la direzione artistica di Lorenzo Mattei - celebra il traguardo delle venti edizioni proprio nel segno di Napoli e della sua “scuola musicale”. 

Otto appuntamenti tra spettacoli, concerti, un convegno internazionale,  un libro su Nino Rota e la rappresentazione di una farsa in musica 

Saranno otto gli appuntamenti in programma dal 30 settembre al 20 ottobre tra spettacoli, concerti, un convegno internazionale, la presentazione di un libro su Nino Rota e la rappresentazione della farsa in musica “La Claudia vendicata”, scritta da Paisiello nel 1769. Si parte dunque il 30 settembre alle 18 con “La notte paisielliana”: nove eventi dislocati nei luoghi culturali più significativi della città vecchia con concerti dedicati a strumenti antichi, come il cornetto e il clavicembalo, ma anche moderni, come il sax e la chitarra elettrica. Secondo appuntamento il 4 ottobre al Conservatorio “Paisiello” con un concerto di “Nuove Musiche” commissionate a Noemi Decataldo, Stefano Modeo, Lorenzo Semeraro, Alessandro D’Oronzo, Giuseppe Gallo e Monica Scarano, allievi della classe di composizione dello stesso conservatorio. 

Proseguendo la tradizione di inserire in cartellone spettacoli di prosa ispirati al mondo del melodramma, quest’anno il Festival immagina il grande operista come una sorta di Rodolfo Valentino ante litteram con uno stuolo di cantanti più o meno maliziose nello spettacolo “Le donne di Paisiello”, in scena il 7 ottobre al Teatro Fusco, scritto e diretto da Chicco Passaro con protagonisti l’attrice Giorgia Trasselli, i soprani Ludmila Ignatova e Angela Spinelli, e il clavicembalista Fabio Anti al cembalo. 

L’11 ottobre, al Conservatorio “Paisiello”, si terrà il convegno musicologico ideato in collaborazione con il Festival Durante di Frattamaggiore e dedicato alla tenuta del concetto di “scuola musicale” e alla sua spendibilità all’interno della storiografia contemporanea. Il 14 ottobre, sempre al Conservatorio, verrà invece presentato il libro di Tino Sorino “Nell’intimità di Nino Rota”, incentrato sulla figura del geniale autore di tante indimenticabili musiche da film, che a Taranto fu docente negli anni Trenta dell’allora Liceo musicale “Paisiello”. 

La rassegna proseguirà il 16 ottobre, presso l’Università, ex-Rossarol, con un concerto del gruppo vocale Anima Antiqua composto da Angela Luglio (soprano), Marina Esposito (contralto), Alessandro Caro (tenore) e Roberto Gaudino (basso) dedicato alle villanelle napoletane del Cinquecento.

Pulcinella protagonista de  “La Claudia vendicata” 

La grande chiusura, il 20 ottobre al Teatro Fusco, sarà con “La Claudia vendicata” di Paisiello nella quale protagonista principale è Pulcinella, maschera napoletana per eccellenza. L’opera venne, infatti, proposta anche col titolo alternativo “Pulcinella vendicato nel ritorno di Marechiaro” con alcune licenze rispetto all’autografo, che in questo frangente verrà, invece, seguito alla lettera. 

Info: giovannipaisiellofestival.it, tel. 099.7303972 - 329.3462658.

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