Fabrizio Moro, in tour 15 anni di musica. Stasera a Bari, domani a Lecce

Fabrizio Moro, in tour 15 anni di musica. Stasera a Bari, domani a Lecce
di Eraldo MARTUCCI
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Sabato 6 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:40

Romano, classe 1975, Fabrizio Moro con la sua chitarra ha ridato nuova linfa alla grande tradizione cantautorale italiana non disdegnando però il mondo più pop, come testimoniano le sue sette presenze a Sanremo. Due le vittorie: nel 2007, categoria Giovani, con “Pensa” (che si aggiudicò anche il Premio “Mia Martini” della Critica), e nel 2017 con “Non mi avete fatto niente” insieme a Ermal Meta. L’anno scorso era poi tornato in gara con “Sei tu”, con cui ha vinto il premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo, certificato Oro. Brano presente anche nella colonna sonora di “Ghiaccio”, il suo primo film nelle vesti per lui insolite di regista in tandem con Alessio De Leonardis.

"Racconti unplugged", il tour 2023

A quarantott’anni appena compiuti Moro è tornato sul palcoscenico con “Live 2023 - Racconti unplugged”, il tour italiano partito il 20 marzo dall’Auditorium Parco della Musica di Roma che ora approda in Puglia per due tappe: oggi alle 21 al Teatro Team di Bari, e domani sempre alle 21 al Politeama Greco di Lecce.

In entrambi i casi sarà accompagnato dalla sua band composta da Claudio Junior Bielli al piano, Danilo Molinari e Roberto Maccaroni alle chitarre, Luca Amendola al basso e Alessandro Inolti alla batteria.

Un viaggio in musica tra le più belle canzoni del suo repertorio per l’occasione riarrangiate e rivisitate. In scaletta brani tratti da ogni suo disco, in ordine cronologico, che hanno segnato le tappe più importanti del suo percorso dall’inizio della sua carriera fino ad oggi. Il cantautore presenterà inoltre per la prima volta live anche sei brani che saranno contenuti all’interno del suo nuovo progetto discografico, “La mia voce parte 2”, in uscita questo mese. Album anticipato dai singoli “Senza di te”, dello scorso novembre, e “Tutta la voglia di vivere”, sulle radio e su tutte le piattaforme digitali dal 24 marzo. 
Un brano, quest’ultimo, che esorta a svegliarsi dalle paure, pensando all’alba di un nuovo giorno, accorgendosi che un evento segue l’altro, accogliendo l’incerto come un’attesa che vale la pena vivere. Si tratta di una ballata cruda e immediata, che arriva subito al cuore dell’ascoltatore, cosi come il videoclip diretto da Daniele Tofani, ambientato in un carcere femminile ricostruito per l’occasione. 

«Racconto il percorso compiuto in 15 anni di attività»

«Riguardarmi indietro mi ha fatto bene, perché quando poi riesci a rialzarti dalle sconfitte, a riprendere il cammino, allora riesci a riconoscere il vero valore della vita – spiega Moro – il Fabrizio di quindici anni fa sicuramente era sognatore, arrabbiato, incompiuto. Il Fabrizio di oggi è tranquillo, sognatore e incompiuto. Racconterò questo percorso che si è fatto in quindici anni, è stato molto complicato racchiuderlo in due ore di spettacolo, attraverso le canzoni ma anche attraverso filmati inediti, fotografie, aneddoti che hanno costruito pian piano il mio percorso».

«Avevo voglia di raccontare delle cose, soprattutto ai fan di vecchia data, che non ho mai raccontato e di rivivere momenti che non voglio dimenticare - conclude l’artista - l’augurio che faccio alle persone che verranno al mio concerto è quello di emozionarsi, ovviamente, e che si rinnamorassero o che si innamorassero. Ho avuto tantissimi momenti di gloria come ho avuto tante sconfitte. Nel cuore mi porto più che altro le persone che mi hanno accompagnato in questi momenti».

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