Ramazzotti, la sua periferia gli dedica un murale. Augusto, suo amico di infanzia a Leggo: «Eros ha fatto tanto per noi»

Eros Ramazzotti, la sua periferia gli dedica un murales: il racconto dell'amico di infanzia
Eros Ramazzotti, la sua periferia gli dedica un murales: il racconto dell'amico di infanzia
di Silvia Natella
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Lunedì 17 Febbraio 2020, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 22:55

Eros Ramazzotti è "nato ai bordi di periferia" e proprio il quartiere popolare in cui è cresciuto, Lamaro-Cinecittà, gli rende omaggio con un murale grande quanto la facciata di un palazzo, ben 15 metri. Nell'opera di Cosimo Cheone Caiffa il cantante è ritratto giovanissimo e in canottiera bianca. Così lo ricordiamo all'epoca del trionfo a Sanremo Giovani negli anni Ottanta. Il murale nel comprensorio di case popolari in Viale Palmiro Togliatti, a Roma, reca la scritta "Musica è", che è il titolo di un suo grande successo.

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«Abbiamo voluto mostrargli la nostra riconoscenza per tutto quello che rappresenta e quello che continua a fare per noi», racconta a Leggo Augusto, amico di infanzia del cantante. L'idea del murales è stata sua e di altri coetanei residenti che da bambini giocavano nei cortili con Eros Ramazzotti. Il gruppo di amici, classe 1963 o giù di lì, ha deciso il soggetto da raffigurare insieme al cantante. L'idea, nata tra ottobre e novembre, rientra in un progetto di riqualificazione del territorio e ha richiesto una serie di autorizzazioni e di operazioni burocratiche che sono state affidate all'Associazione daSud. Eros è stato informato subito dell'iniziativa.  



È stato il figlio di uno degli amici di Ramazzotti a pensare di replicare quanto già fatto in altri quartieri della Capitale, come quello in cui è nato Francesco Totti. Augusto poi ha cercato su Internet l'artista a cui commissionare il dipinto. «Eros - continua l'amico - ci ha voluto dare un contributo e ha scelto il soggetto tra le foto che lo ritraevano all'età in cui se n'è andato da qui. Un disegno che rispecchiasse la nostra giovinezza. E per la scritta pensavamo di inserire tutti i versi di "Musica è", ma lui ha deciso di mettere solo il titolo con la sua grafia. Quella canzone per questa zona rappresenta tutto. Nessuno lo sa, ma Eros per noi ha fatto parecchio: ci ha aiutato con la squadra di calcio e ha sostenuto le spese di interventi molto pesanti per persone che stavano male». 



"Musica è" è un brano del 1988, che dà il titolo al quarto album di Eros. Nel testo della canzone alcuni versi raccontano l'infanzia nella periferia romana: "Le voci della strada dove son nato, mia madre quante volte mi avrà chiamato ma era più forte il grido di libertà e sotto il sole che fulmina i cortili, le corse polverose dei bambini, che di giocare non la smettono più". Una canzone che guarda al futuro e al passato e sa di riscatto per tutti quelli che in periferia sognano di diventare qualcuno. A volte i sogni si avverano. 

L'opera sarà inaugurata domenica prossima - 23 febbraio - in presenza del padre, ma in molti stanno già fotografando il nuovo volto del quartiere "dove l'aria è popolare" in viale Palmiro Togliatti. Ramazzotti è cresciuto a pochi metri da lì, in via Carlo Calisse, dove ben presto ha coltivato il sogno di fare musica. «A otto anni già poteva andare a Sanremo, suonava quattro strumenti ed era fortissimo. Sapeva che avrebbe fatto il cantante e che sarebbe arrivato fino in fondo. Aveva 12 anni e su una panchina diceva 'Pensa che quando vincerò Sanremo qua sotto metteranno tutti gli striscioni. E ora gli abbiamo fatto un murale. La musica ce l'ha sempre avuta dentro». 


 

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