Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo sul palco del Nuovo Cinema Paradiso per un tributo all’opera di Claude Lévi Strauss

Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo sul palco del Nuovo Cinema Paradiso per un tributo all’opera di Claude Lévi Strauss
di Eraldo MARTUCCI
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Lunedì 12 Settembre 2022, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 00:06

Con Il cotto e il crudo, di e con Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, in scena oggi alle 21 al Nuovo Cinema Paradiso di Melendugno, in provincia di Lecce, si chiude la stagione estiva del comune salentino e del Teatro Pubblico Pugliese. L'evento, inizialmente previsto per giovedì 1 settembre a Roca, era stato rimandato a causa delle avverse condizioni meteo (biglietti: 18 euro intero e 15 ridotto under 18 e over 65; gli spettatori che hanno acquistato il biglietto per la data precedente lo potranno utilizzare anche oggi).


Con le affilate armi dell'ironia e della leggerezza, lo spettacolo - una citazione al contrario de Il crudo e il cotto di Claude Lévi Strauss mette in scena una coppia storica della comicità pugliese. E proprio la Puglia, come regione, come territorio ricco di attrattive, ma soprattutto come luogo dell'anima dove ritrovarsi, è tra le protagoniste della messa in scena. «Lévi Strauss procedeva per contrapposizioni e così vale per noi sottolinea Solfrizzi e lo spettacolo racconta soprattutto della Puglia e dell'orgoglio pugliese, di come eravamo e cosa siamo diventati e il prezzo che abbiamo pagato per la modernità. I nostri sono sguardi privilegiati. Per quanto mi riguarda, non c'è amico romano o milanese che non attenda una mia cena pugliese ogni volta che mi vede».


«Io sono il cotto, Emilio il crudo afferma Stornaiolo - raccontiamo di quando la nostra terra è diventata un brand, giochiamo e scherziamo, insieme a un pubblico che è protagonista, e sveliamo anche i valori che si sono perduti. Evochiamo una Puglia semplice, quella dei muretti a secco fatti non dalla calce ma dalla pazienza, dei tramonti con la luce speciale. Non voglio esagerare, ma ogni sera conto almeno cinquanta risate a tutto teatro». Dopo gli iniziali convenevoli e cerimonie si legge nelle note - tra Emilio ed Antonio scoppia un conflitto senza precedenti che, in breve tempo, li porterà inesorabilmente al chi sono io ed al chi sei tu. Niente e nessuno potrà fermare la resa dei conti tra i due, mentre parleranno di crisi economica, di energie alternative, di ricordi d'infanzia, di poesia e di metalinguistica. Il sodalizio tra i due artisti nasce nel 1985 quando costituirono il duo Toti e Tata artefice di poesie demenziali, giochi ironici sulla lingua italiana fatti di doppi e tripli sensi. Le loro battute sono riuscite a reggere gli urti del tempo e a farsi tramandare di generazione in generazione.
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