Elodie attrice a Venezia: «Recitare mi piace, continuerò»

Elodie e il regista Pippo Mezzapesa
Elodie e il regista Pippo Mezzapesa
di Paola TROTTA
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Lunedì 5 Settembre 2022, 05:00

«Da tempo pensavo che sarebbe stato molto bello fare un’esperienza come attrice, ma attendevo la magia di qualcosa che mi colpisse e che mi permettesse di fare qualcosa che non riuscivo a fare come cantante. Mi sono completamente innamorata del personaggio e grazie a tutte le persone del cast che mi hanno sostenuta, come Lidia Vitale (che nel film interpreta Teresa Malatesta». 

Attesissima al Lido di Venezia per il suo debutto nel cinema come attrice protagonista, Elodie non nasconde il proprio entusiasmo né la voglia di continuare su questa strada: «Penso assolutamente di proseguire sì, non fosse altro per continuare a esplorare parti di me che magari ancora non conosco. Ma come in questo caso dipende sempre dai progetti, voglio scegliere con attenzione le cose, starci dentro», dice.

E così ieri la Puglia è stata grande protagonista alla 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica con la proiezione di “Ti mangio il cuore”, il film del regista pugliese Pippo Mezzapesa in concorso nella sezione Orizzonti. Il film ruota attorno alla figura di Rosa di Fiore, dapprima donna di più di un boss della criminalità organizzata, poi collaboratrice di giustizia. Proprio partendo dalla sua storia, il film racconta la ferocia della mafia garganica. Nella trasposizione cinematografica, Rosa diventa Marilena (interpretata da Elodie), figlia del boss dei Camporeale e innamorata di Andrea, erede dei Malatesta, famiglia rivale della sua. L’amore proibito farà da scena alla faida tra i due clan caratterizzata da una “ferocia arcaica in cui il sangue lava il sangue”. Nel cast anche Michele Placido, Francesco di Leva, Lidia Vitale, Giovanni Trombetta, Letizia Pia Cartolaro, Giovanni Anzaldo e Gianni Lillo.

Il film nelle sale dal 22 settembre

Girata interamente in bianco e nero tra Ascoli Satriano, Castelluccio Dei Sauri, Margherita di Savoia, Foggia, Carpino, Manfredonia, Vieste, Cagnano Varano e Barletta, il film è ispirato all’omonimo romanzo di Giuliano Foschini e Alessio Bonini, edito da Feltrinelli, qui sceneggiato da Antonella W.Gaeta, lo stesso regista Mezzapesa e Davide Serino.

Nelle sale arriverà il 22 settembre e da gennaio 2023 sarà disponibile in esclusiva su Paramount+.

Il regista Mezzapesa: «Elodie,  istintiva e anche fragile»

«Ci sono stati due punti di partenza per me, il bianco e nero ed Elodie - spiega Pippo Mezzapesa - con Nicola Giuliano (Indigo, ndr) si ragionava sulla possibilità di avere un’attrice che potesse interpretare un personaggio così forte, in maniera istintiva e anche fragile, e ho pensato subito a lei. L’ho spiazzato e proprio per questa sua apparente follia ha accolto la proposta. Quindi abbiamo fatto leggere la sceneggiatura a Elodie e lei che è la più pazza, coraggiosa e istintiva di tutti ha detto sì».

Quanto al film e alla storia che racconta, Mezzapesa dice: «“Ti mangio il cuore” è una promessa di morte e al tempo stesso una sfida d’amore. Il titolo del film racchiude la doppia anima di questa storia, fatta di spietatezza e passione. Il racconto di una faida sanguinaria, di una guerra per la vendetta, rinfocolata dall’amore impossibile tra Andrea e Marilena, due giovani che lottano per salvarsi, ma vengono risucchiati dal male e dalla sua ineluttabilità. Da anni seguivo con attenzione il fenomeno delle faide che insanguinano il Gargano, un promontorio aspro, crudo, di estasiante bellezza. Lotte familiari che partono molto spesso da motivi futili, come l’abigeato, e si trasformano in stragi che si perpetuano per decenni».

Infine il regista si sofferma sulla particolarità dell’uso del bianco e nero, lo stesso, dice che la sua Puglia racchiude. «Sono convinto che una realtà si debba raccontare sì per le luci ma anche per le ombre che nasconde, le sue ferite. Raccontarle può aiutare a rimarginarle», conclude.

Il film è prodotto da Indigo Film con Rai Cinema in collaborazione con Paramount+ con il contributo di Regione Puglia, Unione Europea, Fondazione Apulia Film Commission.

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