Enrico Caruso, l’omaggio tra i trulli di Alberobello

Enrico Caruso, l’omaggio tra i trulli di Alberobello
3 Minuti di Lettura
Domenica 1 Agosto 2021, 05:00

Un viaggio tra le arie celebri delle grandi opere liriche, improvvisate e ri-arrangiate da un pianista appassionato, appunto, di libera improvvisazione: Danilo Rea. Un concerto-spettacolo nato per rendere omaggio a uno dei più celebri tenori della storia musicale internazionale, il napoletano Enrico Caruso, nell’anno del 100° anniversario dalla sua scomparsa.

Si chiama semplicemente così, “Omaggio ad Enrico Caruso”, lo spettacolo che stasera alle 21 sarà messo in scena in prima nazionale ad Alberobello, in piazza Sacramento, nella splendida cornice del Trullo Sovrano

Concerto-spettacolo

Al pianoforte Danilo Rea, pianista di fama internazionale tra le stelle più brillanti del panorama musicale, la cui vera anima jazz si fonde da sempre con la ricerca e la passione, inesauribili. E la sua musica accompagnerà episodi e aneddoti della vita di Enrico Caruso, quelli resi pubblici da Doroty Park, la moglie americana che sposò il tenore, e che in questo spettacolo sono affidati all’interpretazione dell’attrice Barbara Bovoli: scandiscono un excursus cronologico dell’uomo e dell’artista che più di ogni altro ha rappresentato la musica italiana nel mondo. Dal suo arrivo a New York, in quel tempio della musica che era il Metropolitan, sino al rientro a Sorrento, prima della sua morte. Virtuosismi musicali e racconti tracciano così i contorni di uno spettacolo che vuole essere un tripudio alla grande musica d’autore, alla grande tradizione musicale italiana e internazionale, alla magnificenza dell’Arte, omaggiando uno dei rappresentanti più illustri, quel tenore napoletano che divenne più famoso di Roosevelt, a cui Dalla dedico una canzone che porta il suo nome che, a distanza di oltre 30 anni dalla pubblicazione, resta tra le canzoni italiane più famose nel mondo.

Il soggetto

Lo spettacolo di Danilo Rea porta la firma di Alessandra Pizzi, che ne cura la drammaturgia. «L’idea mi è venuta in mente leggendo uno dei tanti episodi sulla vita di Caruso che nel 1903, contravvenendo al rigore dell’epoca e al giudizio della critica, fu tra i primi artisti, in assoluto il primo interprete lirico, a “consegnare” la sua voce alla modernità, incidendo il primo disco in vinile.

Mi sembrava un pretesto imperdibile per raccontare l’importanza dell’avvento della tecnologia applicata alla musica e l’importanza che ha avuto nella sua divulgazione. Cosa sarebbe stato della musica se non ci fossero stati i dischi? E quali e quanti artisti oggi ricorderemo? Da qui l’idea di chiedere a Danilo Rea di raccontarci, attraverso la sua arte, quello che conosciamo e riconosciamo di un’opera e la sua capacità di evocare emozioni ben oltre l’esecuzione da maniera».

L’ingresso allo spettacolo è libero fino ad esaurimento posti. La serata rientra nel cartellone “Trulli Viventi - Estate 2021”, il calendario di manifestazioni curato dall’amministrazione comunale di Alberobello.

© RIPRODUZIONE RISERVATA