La Dama di Picche è al Petruzzelli di Bari

La Dama di Picche è al Petruzzelli di Bari
di Eraldo MARTUCCI
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Sabato 15 Ottobre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 14:55

L’idea di trarre un’opera da “La Dama di Picche” di Puskin era stata del sovraintendente dei Teatri Imperiali di Pietroburgo Ivan Vsevolozskij, che aveva commissionato il libretto a Modest Cajkovskij, fratello del compositore, e la musica a Nikolaij Klenovskij, che la rifiutò. La accettò invece Cajkovskij che ne ricavò un lavoro, sotto il profilo musicale, di una straordinaria compattezza e coesione. La prima assoluta al Teatro Mariinskij risale al 19 dicembre 1890, diretta da Eduard Napravnik cui seguì un immediato ed entusiastico successo. Il Teatro alla Scala vanta nel 1906 la prima rappresentazione italiana dell’opera: fu diretta da Leopoldo Mugnone con la regia di Bruno Bruni. 

Per la prima volta in Puglia

Fino a oggi questo capolavoro, al pari di altri dalla stessa provenienza, non era mai apparso sulle scene pugliesi. Una lacuna colmata finalmente con l’approdo oggi al Petruzzelli, a Bari, per la Stagione lirica 2022, dell’elegante allestimento dell’Hessisches Staatstheater di Wiesbaden, prestigioso centro d’arte musicale dell’Assia (Germania centro occidentale) con cui il teatro barese ha instaurato un proficuo percorso di collaborazione che prenderà il via nel mese di maggio con la rappresentazione in Germania della nuova produzione di “Aida”. 
Si inizia dunque oggi alle 18 con repliche domani sempre alle 18, martedì e mercoledì alle 20.30, e infine giovedì alle 18. 

La regia è di Uwe Eric Laufenberg, acclamato nei maggiori teatri del mondo fra cui il Festival di Bayreuth, in questa occasione ripresa da Silvia Gatto. Sul podio salirà Michael Guttler, mentre il coro sarà diretto da Fabrizio Cassi. Le scene sono di Rolf Glittenberg, i costumi di Marianne Glittenberg, il disegno luci di Andreas Frank, i video di Gèrard Naziri, le coreografie di Myriam Lifka. Nel ruolo di Lisa si alterneranno Elena Bezgodkova (15,18,20 ottobre) ed Ekaterina Sannikova, in quello di Hermann i tenori Aaron Cawley (15, 18, 20 ottobre) e Ivan Momirov (14, 16, 19 ottobre). A Romina Boscolo, unica attrice italiana, invece è affidato il ruolo della contessa "La Dama di Picche". Il resto del cast è completato da Thomas de Vries (Tomskij), Benjamin Russell (Il Principe Eleckij), Silvia Hauer (Polina), Donata-Alexandra Koch (Masha), Erik Biegel (Cekalinskij), Marek Reichert (Surin), Julian Habermann (Chaplickij), Raffaele Pastore (Il Cerimoniere), Mikhail Biryukov (Narumov).

I danzatori sono Gabriele Ascani, Manuel Gaubatz, Cara Remke, Josefine Rau e Carla Peters, la pianista Julia Palmova.

Il racconto di una società decadente

Lo spettacolo dipinge il quadro di una società decadente, dominata da denaro e potere, in cui l’amore non trova spazio. Il plot incorpora elementi della novella di Aleksandr Puskin su cui si basa il libretto. La storia, attraverso sfumature psicologiche di grande profondità, descrive come Hermann diventi lentamente e inesorabilmente dipendente dal gioco, fino a dimenticare il motivo stesso per cui ha cominciato a giocare: il suo amore per Lisa.
«Solo nell’opera come nella rappresentazione in prosa del dramma si può raccontare di un mondo utopico in cui è possibile vivere l’amore vero – si legge nelle note di regia - solo nella pura illusione che il teatro sa creare può esistere un mondo che sappia andare oltre i meccanismi e le ipocrisie sociali. Hermann e Lisa avrebbero potuto minare questa farsa e realizzare il proprio amore ignorando di proposito tutto questo».

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