Gabriel Zuchtriegel è il nuovo super direttore del parco di Pompei. Trentanove anni, arriva dalla guida del parco archeologico di Paestum, pronto a prendere l'eredità importante di Massimo Osanna. La nomina è stata annunciata al Colosseo dal ministro Dario Franceschini.
"Pompei è il sogno di una vita. Pompei è una grande sfida, partirò dalla squadra molto competente. Dobbiamo raccontare un patrimonio unico al mondo ma anche le nostre eccellenze tecniche nell'archeologica. Pompei non è un luogo morto ma quanto mai vivo", dichiara subito Zuchtriegel che si candida ad essere ancora una volta il direttore più giovane del Ministero della Cultura, classe 1981. Tutela, ricerca, inclusione, risvolti sociali e buffer zone con la valorizzazione dei siti minori, questi i punti chiave del suo programma. Zuchtriegel ha superato 44 candidati al concorso internazionale convincendo una commissione di altissimo prestigio presieduta da Marta Cartabia. Zuchtriegel , tedesco di nascita e ora cittadino italiano arriva dopo i successi al parco archeologico di Paestum che guida dal 2015.
Soddisfatto Franceschini: "Ricordo tante polemiche sul fatto che fosse giovane e straniero per l'incarico per Paestum.
Massimo Osanna non può che fare gli auguri. "Sono molto contento della scelta. A Pompei ci vuole una persona che conosca bene il territorio. A Pompei non bisogna abbassare la guardia, bisogna continuare una manutenzione sistematica, una programmazione, piani di risvolti sociali e coinvolgimento del territorio. E lavirare sui siti minori, da Oplontis a Boscoreale, e bisogna lavorare per turismo sostenibile". Dopo la Grande Pompei c'è ancora molto da fare per l'archeologo.
"È un sogno guidare Pompei, anche essere cittadino italiano. La sfida? Dare priorità alla tutela preventiva anche con la tecnologia, stiamo assistendo anche a cambiamenti climatici e dobbiamo sperimentare soluzioni sempre più all'avanguardia". Nei primi cento giorni? Ascoltate i colleghi, vedere come attuare programma che punta su tutela inclusione accessibilità. Un processo che non finisce mai. E soprattutto la ricerca, come renderla sempre più pubblica ossia raccontare risultati e processi con laboratori e scavi. Pompei e' il sogno di una vita è una grande responsabilità sono felice della sinergia con la squadra. E punteremo ad un turismo lento"