Leone d'Oro a "Desde allà", a Venezia vince l'America Latina. Alla Golino la Coppa Volpi

Leone d'Oro a "Desde allà", a Venezia vince l'America Latina. Alla Golino la Coppa Volpi
di Fabio Ferzetti
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Sabato 12 Settembre 2015, 17:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 16:41

dal nostro inviato

VENEZIA - Verdetto contro ogni previsione alla 72ma Mostra di Venezia. Il Leone d'oro va a Desde allà del venezuelano Lorenzo Vigas. Leone d'argento per la regia a Pablo trapero per El clan.

Gran premio della giuria a Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson. Premio speciale della giuria al turco Abluka/Follia di Emin Alper. Miglior sceneggiatura a Christian Vincent per L'hermine. Coppe Volpi come previsto e meritato all'applauditissima Valeria Golino per Il film di Giuseppe Gaudino, Per amor vostro, e a Fabrice Luchini per L'hermine, che ha mandato un sovreccitato e apprezzatissimo videomessaggio di ringraziamento.

Premio Mastroianni a un attore emergente al piccolo Abraham Attah, il bambino protagonista di Beasts of no Nation.

Niente malgrado le previsioni allo sconvolgente documentario lirico cinese Behemoth. Ne a Heart of a dog di Laurie Anderson. Peccato perché meritavano molto e il cinese sfidava coraggiosamente la censura del suo paese.

Free in feed di Jake Mahaffy vince invece Orizzonti. Tornando al concorso principale si tratta di un verdetto severo ma giusto che non concede nulla allo spettacolo, anche se a suo modo El clan è un thriller potentissimo, per privilegiare il cinema che cerca nuove forme. Com'era giusto aspettarsi dalla selezione di quest'anno e da una giuria mai così agguerrita. Anche se non mancheranno, temiamo, le polemiche per lo scarso "raccolto" del cinema italiano.

Molti i momenti di emozione in sala. Il primo quando i direttori della cineteca di Bologna e della Cineteca nazionale, Gianluca Farinelli e Stefano Rulli, hanno ritirato il premio per il miglior restauro andato al Salò di Pasolini, il film più maledetto della storia del cinema italiano, proiettato per la prima volta nel 1975 "a poche settimane dall'assassinio del suo autore, che ora finalmente potrà essere visto e apprezzato per il suo valore profetico" ha detto Farinelli.

Emozionatissimo anche il 27enne americano leone del futuro Brady Corbet regista di Childhood of a leader, poi premiato anche come miglior regista della sezione Orizzonti. Ma la più emozionata e toccante era Valeria Golino che ringraziando uno a uno i tantissimi produttori del film ha anche fatto capire quanto sia difficile oggi in Italia produrre un film di ricerca.