Cinema Europeo, slitta il festival ma sarà omaggio a Fabrizi

Cinema Europeo, slitta il festival ma sarà omaggio a Fabrizi
di Claudia PRESICCE
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Venerdì 3 Aprile 2020, 14:55
Io non invidio i giovani, loro sono magri e sono nervosi. Certo, io sono solo nervoso. Ma sai perché? Perché non sono magro. Frizzante anche se sornione, ritmato anche se lento, caustico eppure cordiale, raffinato eppure popolare, comico naturale ma anche abile protagonista drammatico: come lui non ce ne sono più. La potente comicità di Aldo Fabrizi manca al pubblico italiano da oltre un quarto di secolo. Nell'87 ci fu la sua ultima apparizione in tv, nel corso del G.B.Show, in onda su Raiuno. Poi il 2 aprile 1990, esattamente 30 anni fa, lui partì per il suo viaggio finale, andò a far sorridere gli angeli dissero.
Nato nel 1905 a Roma da una mamma fruttivendola che vendeva a Campo de' fiori, si fece strada inizialmente grazie alle sue abilità poetiche. Così, per incredibili doti naturali, divenne attore, poi regista, sceneggiatore, produttore, comico di cabaret. Alla fine tra teatro, cinema e televisione ha attraversato il 900 diventando una delle personalità di riferimento per la storia dello spettacolo in Italia. E lo è ancora, basta spiare tra le sue più piccole prove artistiche per riconoscere uno stuolo di successivi emulatori.
Non è un caso se quest'anno il Festival del Cinema Europeo di Lecce, proprio tra pochi giorni, avrebbe dedicato a lui un grande omaggio. Il Festival per ora è bloccato dalle norme anti-Covid 19 (è rimandato e non si terrà più ad aprile), ma l'impegno lo manterrà. Infatti, è notizia di ieri che, in occasione del trentennale dalla scomparsa del poliedrico artista romano, il Festival del Cinema Europeo rinnova l'impegno di omaggiarlo, e annuncia il restauro del film La famiglia Passaguai del 1951, in cui Fabrizi fu sia in regia che nel cast.
La pellicola indimenticabile, in cui compaiono anche Ave Ninchi e Peppino De Filippo, è stata restaurata dalla Cineteca di Bologna e Rti - Mediaset (presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata), e sarà presentata in anteprima nell'ambito dell'omaggio che il Festival dedicherà a Fabrizi.
L'iniziativa comprende anche una retrospettiva delle opere da lui dirette, una mostra sulla sua arte a cura della nipote Cielo Pessione, con fotografie, manifesti, locandine, abiti di scena, sceneggiature, ricette gastronomiche, tratte dall'Archivio Fabrizi, la proiezione del film Fabrizi & Fellini: lo strano incontro in presenza dell'autore Luca Verdone, e un incontro/tavola rotonda moderato da Enrico Magrelli sull'importanza della figura di Fabrizi a cui prenderanno parte diversi addetti ai lavori.
Sarebbe arrivato proprio nel mese del trentennale dalla scomparsa questo omaggio, ma dovrebbe comunque rientrare nell'anno 2020. «Aspettiamo tempi migliori per rinnovare l'impegno a promuovere la memoria e lo studio della lunga, brillante e variegata carriera di mio nonno ha spiegato la nipote di Fabrizi, Cielo Pessione e ciò anche grazie al Festival del Cinema Europeo. Esempio di autorialità e arte drammatica squisitamente artigianali, di questi tempi lui stesso avrebbe detto: bisognerebbe contrapporre un poco alla logica del cervello, dei calcoli e della convenienza, quella del cuore, della poesia».
La XXI edizione del Festival del Cinema Europeo, ideato e organizzato dall'Associazione Culturale Art Promotion, e realizzato dalla Fondazione Apulia Film Commission e dalla Regione Puglia con risorse del Patto per la Puglia (Fsc), in ottemperanza alle direttive Ministeriali e Regionali a tutela della salute pubblica, è dunque ufficialmente rimandata ad altra data.
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