Dopo la lenta ripartenza post-pandemia, la Festa del cinema del reale e dell’irreale apre la sua 19° edizione interrogandosi sulla situazione attuale della cultura, sulle sue difficoltà e incertezze che fino all’ultimo hanno preoccupato gli organizzatori del festival. Non a caso il sottotitolo che presenta e racchiude il tema di quest’anno è “Senza Parole”, un manifesto che chiede l’attenzione di tutti e invita a interrogarsi sull’identità di un festival e sulle sue ricadute culturali e formative all’interno di un territorio. Così con il suo spirito innovativo e tenace la Festa di Cinema del reale e dell’irreale torna, da mercoledì 20 a sabato 23 luglio, ad animare gli spazi del Castello Volante di Corigliano d’Otranto. All’interno del suo programma il festival ha creato uno spazio di partecipazione, di dialogo e confronto attraverso una tavola rotonda dal titolo “A cosa serve un festival? A chi serve un festival?” in programma il 22 luglio con la partecipazione degli autori e degli ospiti di questa edizione e l’invito rivolto anche al presidente della Regione Michele Emiliano e ai vertici di Apulia Film Commission.
Ospite speciale la cineasta greca Kranioti
L’ospite speciale del festival, sempre attento a intercettare i nuovi linguaggi e gli sguardi sulla realtà del mondo, è la regista e artista greca Evangelia Kranioti che attraverso l’utilizzo della fotografia e del linguaggio cinematografico rappresenta uomini e donne che si muovo attraverso ombre e confini mutevoli come la protagonista transgender brasiliana Luana Muniz di “Obscuro Barroco”, le donne e gli uomini erranti di “Toutes les routes”, a cui l’artista affida le teste scultoree di Hermes, oppure i protagonisti del pluripremiato “Exotica, Erotica, etc.”, dove Yorgos e Sandy come variazioni moderne di figure mitologiche, incarnano gli archetipi del marinaio e della donna amata che aspetta.
Nel programma del festival non mancano gli omaggi ad autori come Antonio Marchi e il poeta Bodini con la proiezione di “Cantarono nel ‘600” e l’omaggio a Franco Battiato di cui verrà proiettato il documentario “Auguri don Gesualdo”.
Il cinema riflette sulla comunità: la restanza
Il festival dedica un ampio spazio alle grandi autrici recentemente scomparse: Cecilia Mangini, Letizia Battaglia, Lisetta Carmi che con le loro opere hanno saputo dare vita ai nuovi linguaggi e hanno messo in luce i piccoli protagonisti e luoghi del novecento italiano.