La morte di Vanzina/ Difetti, debolezze e pregi: così raccontava la gente

di Carlo Verdone
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Lunedì 9 Luglio 2018, 00:00
Ci sono persone che non vorresti che ti lasciassero mai. Quelle persone che ti sono vicine nelle gioie e nei momenti difficili.

Ma che ti sono vicine anche nel condividere ironia intelligente, riflessioni. Quelle persone che sai che sono e saranno sempre pronte a raggiungerti, con slancio, per una cena, un caffè, un film o una partita allo stadio o in televisione. Questi si chiamano amici, sempre pronti a dirti la verità, a regalarti un consiglio saggio, a sdrammatizzare. E con il tempo, con gli anni che passano veloci, diventano un riferimento giorno dopo giorno.

In questi ultimi tempi il mio rapporto con Carlo Vanzina si è andato sempre più consolidando. Le nostre telefonate nel weekend, affettuose, pacate, riflessive, ma mai avare di grosse risate, ci hanno fatto tanta compagnia. E io ammiravo sempre di più in lui una virtù assai rara oggi: una gentilezza nell’animo, una signorilità unica che raramente si riscontrano nel mondo d’oggi. I suoi film sono tutti pieni di “vita”, di acuta ed allegra osservazione di tante tipologie ,dalle quali siamo circondati, nei loro difetti atavici e nelle loro debolezze perenni. La sua mano è stata leggera, delicata ma efficace. E tanto era amato dai suoi attori che proteggeva e curava amorevolmente.

Con la sua scomparsa molte persone e i tantissimi amici che lo conoscevano bene sentiranno un vuoto incolmabile. Quest’uomo così mite ed amabile sarà di grande esempio per tutti noi che lo abbiamo frequentato: lo ricorderemo come un lavoratore instancabile, un padre ed un marito sempre presente, un fratello meraviglioso per Enrico, una persona sempre rispettosa e devota verso tanti esponenti della generazione passata alla quale noi dobbiamo tutto.

Ha affrontato la dura prova della malattia con un coraggio e una dignità ammirevoli, faticando nelle cure ma sempre col sorriso di chi proverà a vincere la battaglia. Ha perso solo il suo corpo. Perché l’anima non si estingue. Caro Carletto, grazie per averci fatto un regalo speciale: la tua amicizia. Resterai un grande esempio di vita per tutti noi. 
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