Tulipani di Seta Nera, il 14° festival internazionale su tematica sociale che si svolgerà a Roma dal 3 al 6 giugno 2021, ha reso noti i 60 cortometraggi selezionati con l’obiettivo di promuovere il lavoro di giovani autori attraverso le immagini delle proprie opere.
Il Festival punta alla transizione ecologica e sociale raccontata attraverso la macchina da presa, mezzo capace di filmare le coscienze dei giovani. Presieduto da Diego Righini e realizzato dall’associazione di promozione sociale Università Cerca Lavoro, su idea di Paola Tassone, Tulipani di seta nera è stato presentato il 31 marzo 2021 dal Dipartimento Cinema del Ministero della Cultura, in stretta collaborazione con la Rai che renderà visibili da oggi - sulla piattaforma di Rai Cinema Channel alla pagina www.tulipanidisetanera.rai.it - tutti i 60 corti selezionati. Tra di loro ci sarà il vicnitore del premio "Sorriso Rai Cinema Channel" 2021
«Siamo molto felici di dare grande visibilità al cortometraggio, in particolare quello sociale - ha detto Paolo Del Brocco, AD Rai Cinema - abbiamo aderito con grande entusiasmo a questa iniziativa per sensibilizzare i temi sociali, per avvicinare i giovani al cortometraggio e per supportarne la filiera, oltre che per dare visibilità e supporto ai giovani talenti.
«Tulipani di Seta Nera – ha specificato Giovanni Parapini, Direttore Rai per il Sociale - rappresenta un unicum nel panorama cinematografico italiano perché è capace di promuovere un ruolo sociale sempre più delicato e importante della cinematografia italiana, in grado di smuovere le coscienze, costruire momenti di pensiero e riflessione».
«Grazie a Rai per avere ancora creduto in questo progetto - ha commentato Righini, presidente del Festival - Abbiamo messo subito a disposizione del Governo Draghi il nostro progetto culturale per rilanciare tutti i messaggi dell’audiovisivo per la Transizione Ecologica e Sociale, che guardi alla disabilità, ai giovani e ai territori svantaggiati, per un lavoro sicuro e moderno. Racconteremo con gli autori Pino Strabioli e Stefano Jurgens le fragilità e le bellezze delle persone e dei luoghi».