Addio censura, Renzo Arbore: «Con il Pap'occhio scherzammo con i santi ... ma il nostro film cult sta per tornare»

Renzo Arbore: «Con il Pap'occhio scherzammo con i santi ... ma il nostro film cult sta per tornare»
Renzo Arbore: «Con il Pap'occhio scherzammo con i santi ... ma il nostro film cult sta per tornare»
di Mario Fabbroni
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Martedì 6 Aprile 2021, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 08:42

Renzo Arbore, l’abolizione della censura è una soddisfazione? 
«Capita a fagiolo. Proprio in questi giorni stiamo portando a nuova vita il Pap’occhio, scritto da me e Luciano De Crescenzo».

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Cosa accadde 40 anni fa?
«Per il Pap’occhio subimmo un processo, fu censurato il copione e ritirato dalle sale.

Eppure era stato il primo film prodotto da Rai Cinema. Di certo non offendemmo la Chiesa, lo capì anche il giudice».


Era una satira sul Vaticano...
«Forse scherzammo con i santi. E con il catechismo. Ma nessuna ingiuria né simboli religiosi messi indecorosamente alla berlina». 


Nonostante tutto, fu un successo.
«Biglietto d’oro, risultò tra i primi 5 incassi dell’epoca. Ma il danno fu fatto lo stesso, potevamo essere anche primi al botteghino».


Ora rivedremo il film integrale?
«Si, spero di editarlo di nuovo con una diversa casa di produzione. Vorrei fosse un simbolo anti censura. Merita di essere visto da tutti». 

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