Regina King: «Cinecomic, il primo western black e la regia. Voglio sperimentarmi su tutto»

Regina King: «Cinecomic, il primo western black e l aregia. Voglio sperimentarmi su tutto»
Regina King: «Cinecomic, il primo western black e l aregia. Voglio sperimentarmi su tutto»
di Alessandra De Tommasi
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Lunedì 19 Luglio 2021, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 22:41

Dopo Wonder Woman, un altro cinecomic diretto da una donna: si chiama Bitter Root e vedrà dietro la macchina da presa Regina King, Premio Oscar per Se la strada potesse parlare. Al Festival di Cannes con Flag Day di Sean Penn, è stata ospite di Salma Hayek ai talk rosa Women in Motion di Kering. 


Da attrice, ha un valore aggiunto come regista?
«Gli artisti sono vulnerabili e io so come parlare loro con tatto, capisco cosa provano e mi identifico più velocemente».


Dopo il debutto con Quella notte a Miami…, su Amazon, passa a dirigere la storia tratta da un fumetto: a cosa deve il salto?
«Mi voglio mettere alla prova, ma senza le pressioni di studi come Marvel o DC Comics. Scelgo sempre progetti che vedrei come spettatore»


Al cinema reciterà con Idris Elba nel western black The harder they fall. Hollywood è più inclusiva? 
«Cinque anni fa in un’intervista ad Oprah ho detto che volevo un cambiamento e sono contenta che se ne continui a parlare.

A Cannes ha vinto la regista Julia Ducournau. Qualcosa si muove, ma la percentuale di donne registe nelle candidature agli Emmy è ancora molto lontane dalla parità rispetto alla controparte maschile bianca. E io voglio essere supportata e non tollerata nel mio ruolo sul set».


Da regista, all’inizio non si è sentita apprezzata? 
«Pensano sia il capriccio di un’attrice annoiata, io invece voglio essere presa sul serio, studio e m’impegno per superare dubbi e pregiudizi. Per farlo ho bisogno di un team di professionisti e sono contenta di averlo trovato. Peccato solo che in pandemia tutto sia avvenuto virtualmente perché il cinema è anche condivisione, scambio, presenza».

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