'Piuma', Johnson e Cescon a Leggo: “I figli non devono fare paura”

'Piuma', Johnson e Cescon a Leggo: “I figli non devono fare paura”
di Emiliana Costa
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Venerdì 21 Ottobre 2016, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 18:38

«Una volta fare un figlio era la cosa più naturale del mondo, ora è diventata la scalata dell'Everest». Parola di Roan Johnson, il regista italo-londinese, classe 1974, nelle sale con Piuma, una commedia lieve sull'inadeguatezza di diventare genitori. «L'idea spiega Johnson, che ieri con Michela Cescon, una delle protagoniste della pellicola, è stato ospite a Leggo in veste di direttore per un giorno nasce dalla mia paura e da quelle degli altri sceneggiatori di avere un bambino. E per esorcizzarla abbiamo scritto un film. Ci siamo immedesimati in due ragazzi di 18 anni che sono più impauriti di noi, così l'effetto catartico è maggiore».

Sullo schermo, Luigi Fedele e Blu Yoshimi, i giovani attori che prestano il volto ai due protagonisti, si trovano alle prese con una gravidanza inattesa alla vigilia dell'esame di Maturità. «I ragazzini racconta Cescon, che nel film interpreta la futura nonna arrivano con una notizia bomba. Ma gli choc spesso sono positivi e aprono a situazioni inaspettate».

I due artisti commentano le notizie del giorno e tra le flash news c'è proprio il crollo delle nascite. «Il fatto che nel 2016 una gravidanza faccia paura è spaventoso continua l'attrice - Oggi i genitori costruiscono più curriculum che persone, pensando che un bambino chiuda loro le porte». In Piuma si racconta dunque la storia di un'assunzione di responsabilità. «Dopo lo choc iniziale prosegue Johnson la famiglia si ricompone con i nuovi aggiunti. E diventa più felice e consapevole».

Per Cescon, questo è il primo personaggio leggero dopo tante pellicole drammatiche. «In Italia spiega l'attrice - i ruoli femminili sono pochi e spesso stereotipati. Se non sei una sex symbol, è probabile che finisci nel cinema d'autore. Alla mia età avere la possibilità di cambiare genere è una gioia». E sul recente boom dei film italiani da Lo chiamavano Jeeg Robot a Perfetti sconosciuti - Johnson conclude così: «Sta nascendo un nuovo star system. Con il cambio generazionale, si rompono gli schemi e si osa di più».