L’Italia si fa in cinque alla Mostra internazionale d’arte cinematografica (1-11 settembre) ed è subito record di film presenti in concorso. Paolo Sorrentino ripercorre la scomparsa dei genitori in È stata la mano di Dio, Gabriele Mainetti porta lo spettatore nel magico mondo del circo in Freaks Out con Claudio Santamaria, mentre i gemelli D’Innocenzo tornano a far squadra con Elio Germano per il thriller America latina. Toni Servillo diventa Eduardo Scarpetta per Qui rido io di Mario Martone, mentre Michelangelo Frammartino punta i riflettori su un’avventura speleologica tutta italiana con Il buco.
Il direttore Alberto Barbera ripropone la formula vincente dello scorso anno, con sale a capienza dimezzata e posti assegnati per il tracciamento, oltre ai controlli rigorosi e all’introduzione del green pass. Con l’edizione 2021 Venezia conferma le sue ambizioni, riportando anche le produzioni americane nel Vecchio Continente. I titoli più attesi? Apre Madres paralelas di Pedro Almodovar, mentre a contendersi lo scettro di cast più stellare ci pensano Dune di Denis Villeneuve (tra gli altri Javier Bardem, Zendaya, Timothee Chalamet, Jason Momoa e Rebecca Ferguson), al cinema il 16 settembre, e The Last Duel di Ridley Scott con la coppia storica da Oscar Matt Damon & Ben Affleck (in sala dal 14 ottobre).
L’unica serie tv in programma è il gioiellino Hbo (prossimamente su Sky) Scenes from a marriage di Hagai Levi (In treatment) con Oscar Isaac e Jessica Chastain. Insomma, sarà il cinema a dominare, «l’unico neo è che molti film hanno una durata media di tre ore», ha ironizzato Barbera. Tra i premi collaterali da tenere d’occhio anche l’VIII edizione dell’International Starlight Cinema Award, prodotto da Today di Francesca Rettondini e organizzato dal press agent Giuseppe Zaccaria (si svolge all’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, cuore pulsante della Mostra).