Mads Mikkelsen al Festival di Cannes: "Johnny Depp? Sono un suo fan. Imitarlo nel prequel di Harry Potter sarebbe stato un suicidio"

Mads Mikkelsen al Festival di Cannes: "Johnny Depp? Sono un suo fan. Imitarlo nel prequel di Harry Potter sarebbe stato un suicidio"
di alessandra de tommasi
4 Minuti di Lettura
Giovedì 26 Maggio 2022, 20:24 - Ultimo aggiornamento: 21:02

Mads Mikkelsen ha portato una svolta pop al Festival di Cannes 2022. Ospite del consueto appuntamento dei Rendez-Vous, il 56enne interprete danese ha ripercorso la carriera, dal successo del film Un altro giro (Premio Oscar come miglior film straniero) all’iconica performance nella serie Hannibal fino ad arrivare alla recentissima sostituzione di Johnny Depp in Animali fantastici: i segreti di Grindelwald, terzo capitolo prequel della saga di Harry Potter.

Ex sportivo ed ex ballerino, l’attore è stato tenuto a battesimo sul grande schermo dal visionario connazionale Nicolas Winding Refn, con cui ha lavorato poi più volte.

Ha partecipato a saghe di enorme successo, da Star Wars a 007 fino ai cinecomics Marvel (Doctor Strange), e sarà nel prossimo Indiana Jones (di cui giura di non poter anticipare proprio nulla).

Da ballerino, deve aver amato l’iconica scena di danza in Un altro giro, vero?
Per niente: ho lottato fino alla fine per toglierla di mezzo, la consideravo poco realistica e pretestuosa, ma mi sono ricreduto, avevo torto.

Tutti si chiedono se si sia ubriacato davvero sul set.

Mettiamola così: tutti e quattro noi attori principali conoscevano bene la materia alcolica, ma prima dei ciak abbiamo fatto una specie di campo d’addestramento. Il regista voleva capire quanto avremmo retto e come sarebbero state le riprese. Abbiamo girato la stessa scena aggiungendo ogni volta una maggiore quantità di alcool. Ci siamo resi conto che la performance peggiorava quindi abbiamo deciso di mollare la bottiglia e puntare tutto sulla recitazione.

È vero che Refn è stato espulso dalla scuola di cinema per aver debuttato con Pusher e che lei ci è andato vicino?
Verissimo: quando gli fu offerto un piccolo budget per farlo ha colto l’occasione al volo, anche se la scuola di cinema vietava agli studenti di girare film durante i corsi, pena l’espulsione. Lui li ha mandati al diavolo e mi ha coinvolto. A me è andata meglio: la mia di scuola mi ha solo sospeso per due settimane.

Quindi come si vede abbiamo iniziato insieme e da allora ci comportiamo come una coppia sposata, solo che lui nel frattempo ha trovato un altro fidanzato. So però che le nostre strade s’incroceranno di nuovo.

Quanto l’ha influenzata crescere in un quartiere non proprio sicuro?
Io lo definirei “intenso” ma comunque credo che qualsiasi infanzia abbia una risonanza sulla crescita e arrivi a definirti. Io di quel periodo ricordo solo spensieratezza e sorrisi, con avventure in stile Huckleberry Finn.

È vero che non ha visto nessuna saga a cui ha preso parte?
Mai visto un film di James Bond o Star Wars, meno male che almeno su Indiana Jones ero preparato. Harry Potter, invece, l’ho visto con mia figlia che è una fan enorme. Ricordo anzi di aver pensato che mio fratello era stato un folle ad aver fatto due giorni di fila fuori dal cinema per trovare i biglietti del nuovo Guerre Stellari.

Un altro capolavoro del cinema che non ha mai visto?
Quarto potere… ma non giudicatemi, ho ancora tempo.

Non le dispiace interpretare spesso un cattivo?
No, a meno che non sia l’unico tipo di ruolo che mi offrono. Ma d’altronde che ci posso fare se negli Stati Uniti chiunque abbia un accento buffo finisce per fare il villain?

Tornerebbe in Hannibal 4?
Se ne parla da anni e ne sarei felice, ma fino a quando non trova una casa restiamo in attesa.

Preferisce i blockbuster o i film indie?

Quando giravo Casino Royal il regista non mi chiamava in piena notte per comunicarmi una sua idea, come succede invece per i film indipendenti. Più soldi hanno e più ci sono persone intorno disposte ad ascoltarli durante le ore piccole. È tutta una questione d’intimità.

Come si è approcciato al personaggio di Grindelwald, precedentemente interpretato da Johnny Depp?

Ho cercato di farlo mio. Da fan di Johnny Depp so che copiarlo sarebbe stato un suicidio.

Ci saranno sequel?
Ancora non ce lo hanno comunicato.

Cosa ne pensa del regista David Yates?

È in assoluto il regista più dolce con cui abbia mai lavorato. C’erano situazioni in cui non riuscivo ad azzeccare mezza battuta, ma lui si avvicinava e mi diceva: “Mi piace tanto il tono, vogliamo riprovare un’altra volta?”. Io ero imbarazzatissimo e gli rispondevo che aveva tutto il diritto di strigliarmi e ammettere che avevo fatto un disastro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA