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Lo scorso agosto DiCaprio ha annunciato che la sua fondazione Earth Alliance avrebbe donato cinque milioni di dollari alle Ong brasiliane impegnate a combattere gli incendi e difendere l'Amazzonia. Ong che Bolsonaro accusa di provocare gli incendi proprio per raccogliere più fondi. «Che cosa fanno le Ong? Qual è la cosa più facile? Incendiare la foresta. Scattano foto, girano video, una campagna contro il Brasile, si mettono in contatto con Leonardo DiCaprio e lui dà il denaro», ha affermato Bolsonaro senza presentare prove a sostegno delle sue accuse.
«Una parte del denaro è andata alle persone che stavano provocando gli incendi. Leonardo DiCaprio - ha insistito il presidente - sta contribuendo agli incendi in Amazzonia». Le accuse di Bolsonaro all'attore erano state precedute da quelle del figlio, il deputato Eduardo Bolsonaro, che giovedì su Twitter aveva detto che DiCaprio ha donato 300mila dollari «alla Ong che incendia l'Amazzonia». Il riferimento è all'arresto ordinato martedì scorso di quattro membri di una Ong di vigili del fuoco volontari accusati di aver appiccato incendi in Amazzonia per poi vendere le fotografie e ottenere donazioni. Due giorni dopo però i quattro sono stati rilasciati perché le accuse sono risultate infondate.
ONGs QUE QUEIMAM A AMAZÔNIA
— Eduardo Bolsonaro🇧🇷 (@BolsonaroSP) November 29, 2019
Até quando a extrema imprensa vai continuar escondendo que errou sobre queimadas na Amazônia e que Bolsonaro estava certo? ONGs Saúde e Alegria e @WWF estão envolvidas no caso. pic.twitter.com/ros1jrvzi5
Bolsonaro figlio però non ha mancato di rivolgere accuse anche al Wwf accusando l'organizzazione di aver pagato oltre 15mila euro alla Ong per le fotografie. Immediata la smentita: «Wwf Brasile rigetta gli attacchi ai suoi partner e le bugie che coinvolgono il suo nome, compresi gli attacchi, basati su menzogne, sui social media riguardo all'acquisto di fotografie collegate alle donazioni da parte dell'attore Leonardo Di Caprio».