Globo d’Oro 2021, ecco la terna dei finalisti: da Emma Dante al Commissario Ricciardi

Globo d’Oro 2021, ecco la terna dei finalisti: da Emma Dante al Commissario Ricciardi
di Valentina Catini
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Martedì 13 Luglio 2021, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 11:02

La stampa estera in Italia è pronta a premiare il cinema italiano. L'appuntamento è per il 30 settembre presso la suggestiva cornice di Villa Aurelia al gianicolo, dove si svolgerà la sessantunesima edizione del Globo d'Oro, prestigioso premio organizzato dall'Associazione della Stampa Estera in Italia che come ogni anno, dopo un'attenta diesamina delle pellicole più interessanti, donerà questo riconoscimento ai migliori registi, produttori, attrici e attori italiani. Un serata di grande lustro per il nostro cinema, che vedrà di nuovo la presenza di un pubblico in platea - secondo le norme vigenti anti covid - e la premiazione di quattordici categorie.

«Sarà un’edizione affascinante - commentano i Direttori Artistici del Premio, Claudio Lavanga e
Alina Trabattoni -, costellata da talenti importanti e numerose opere di valore. Le scelte sono state
rese ancora più difficili proprio a causa della quantità e qualità dei film in concorso. Trattasi di tante
opere uniche che, come giornalisti di testate estere, miriamo a far conoscere ad altri paesi ed altri
mercati, valorizzando questo settore così prezioso della cultura e storia italiana».

Andiamo con ordine.  Come Regia, in gara a contendersi il premio saranno Emma Dante con Le Sorelle Macaluso, Daniele Lucchetti con Lacci e Francesco Bruni con Cosa sarà. Le tre pellicole saranno in gara anche nella categoria Miglior Film. Per quanto riguarda il premio Miglior Opera Prima, saranno in gara Davide Del Degan per Paradise, una vita nuova,  Mario Piredda per L'agnello e Alessandro Grande per Regina. Dettagli sulla categoria Miglior Commedia: sono in lizza Paradise, Il grande passo e L'incredibile storia dell'isole delle Rose. Suburra, Il Commissario Ricciardi e Speravo de morì prima, sono la terna in lizza per Miglior Commedia dell'anno.

Le figure femminili scelte per il Premio come Miglior Attrice sono Alba Rohrwacher che interpeta Lacci, Valeria Bruni Tedeschi per Gli Indifferenti, Simona Malato e Donatella Finocchiaro per Le Sorelle Macaluso. I tre finalisti per la categoria Miglior Attore  sono Elio Germano per L'incredibile storia dell'isola delle rose, Kim Rossi Stewart per Cosa Sarà e Renato Pozzetto per Lei mi parla ancora.

Nora Stassi, Cristina Magnotti, e Mattia Garaci sono in lizza per la sezione Giovani Promesse.

Per il Premio alla Miglior Colonna Sonora il comitato ha selezionato Mattia Carratello e Stefano
Ratchev, autori delle musiche di Padrenostro; Matteo Carratello e Stefano Ratchev per Cosa sarà
e Michele Braga per L’incredibile storia dell’isola delle Rose. Per la sezione Miglior Fotografia si
contenderanno il Globo D'Oro Daniele Ciprì per Il cattivo poeta, Cesare Bastelli per Lei mi parla
ancora e Michele D’Attanasio per Padrenostro. Ultima categoria,  il Premio alla Miglior Sceneggiatura:
Francesco Bruni di Cosa sarà, Sydney Sibilia e Francesca Manieri di L’incredibile storia dell’isola
delle Rose, e Michael Zampino, Heidrun Schleef e Giampaolo Rugo di Governance. Chiudono la ricca serie di riconoscimenti la sezione Documentari, con La Verità sulla Dolce Vita, Fuori era Primavera e Veleno. Ultimi i cortometraggi contesi da Tempi Morti, L'ultimo whisky, Il cappellaio matto e La stanza più fredda.

Nelle Prossime settimane verrà  inoltre svelato il Gran Premio della Stampa Estera, che premia i personaggi impegnati a diffondere la Cultura italiana attraverso la pellicola.

In aggiunta a questi premi ci sarà anche Il Premio Italiano nel Mondo, riconscimento speciale a chi ha girato film in una realtà non italiana.

«I film, i documentari, i corti e le serie TV - concludono Alina Trabattoni e Claudio Lavanga - sono
stati uno strumento fondamentale per evadere durante il lockdown, sia per il grande pubblico, che
per noi della stampa estera, che raccontiamo la pandemia da più di un anno. Sono stati un’ancora
di salvezza in un mare di incertezze, una finestra verso mondi possibili, in un momento in cui il
nostro sembrava invivibile. Dopo un anno di pausa forzata, a settembre la cerimonia di
premiazione sarà un’occasione per celebrare sia il grande cinema italiano, sia quello che speriamo sia il ritorno alla normalità».

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