Gentleman Jack, l'attrice Suranne Jones: «Vesto da uomo per vivere da donna moderna ... dell'800»

Gentleman Jack, l'attrice Suranne Jones: «Vesto da uomo per vivere da donna moderna ... dell'800»
Gentleman Jack, l'attrice Suranne Jones: «Vesto da uomo per vivere da donna moderna ... dell'800»
di Alessandra De Tommasi
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Lunedì 29 Marzo 2021, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 15:12

Anne Lister è considerata “la prima lesbica moderna”. Nell’Ottocento, ha scandalizzato il Regno Unito e il mondo prendendo in mano la propria sessualità e reclamando la libertà e il potere di una donna.

 

In che modo? Ha sempre fatto quello che voleva, amando una signorina dell’alta società (Ann Walker) e sposandola in chiesa (in via ufficiosa). I sui diari, racchiusi nel libro Nessuna mi hai detto di no (Somara! Edizioni), oggi memorie UNESCO, prendono vita nella serie Gentleman Jack, in onda ogni venerdì su LaF (Sky 135), il canale per eccellenza delle serie in costume. A raccontare questa creatura tutt’altro che ordinaria – proprietaria terriera, esploratrice e alpinista – ci pensa Suranne Jones, 42nne Premio Bafta.


Com’è diventata Anne, una donna soprannominata Jack perché agisce da uomo?
«Ci ho messo un bel po’, poi ho deciso di andare nel reparto maschile di Cosprop (uno dei più grandi assortimenti di costumi d’epoca per lo spettacolo, ndr.) per capire quanto mi sarei potuta spingere nel guardaroba da uomo per superare le barriere di genere».


C’è riuscita?
«Ad un certo punto sono andata da un chiropratico per un mal di schiena tremenda: pur indossando stivali da uomo, il corsetto impedisce tutti i movimenti che invece Anne fa».


Com’è stato girare nel vero luogo d’origine di Anne, Shibden Hall?
«Questo luogo è incantevole e delicato al tempo stesso: in alcune stanze le telecamere non potevano entrare perché, con il loro peso, avrebbero fatto collassare il pavimento.

Con grande cura e toccando il meno possibile, ho visitato tutto, incluso il laghetto che Anne ha disegnato». 


Si è sentita ribelle come Anne nei suoi panni?
«Molto presto, stufa dei passaggi in auto tra il set e la mensa, ho deciso di andarci a piedi in abito da scena, tra gli occhi stupefatti dei turisti e degli abitanti. Allora ho cominciato a salutarli con la mano come se fossi davvero la proprietaria di quelle terre e loro mi rispondevano sempre. Quando mio figlio è venuto a trovarmi diceva che quel posto era “il parco della mamma”».


Cosa si aspetta nella seconda stagione?
«Dopo aver visto le nozze segrete, credo che sarebbe interessante vedere come queste due spose guidano insieme la tenuta di famiglia. Nella realtà hanno anche aperto un casino e viaggiato per il mondo insieme. Non vedo l’ora di mostrare come se la sono cavata ad essere sposate in una società dove non era concepito che lo fossero».
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