Brunori Sas firma la colonna sonora del nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo

Brunori Sas firma la colonna sonora del nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo
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Lunedì 27 Gennaio 2020, 17:04

Brunori Sas firma la colonna sonora di "Odio l’estate", il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo per la regia di Massimo Venier, prodotto da Paolo Guerra per AgiDi Due in collaborazione con Medusa Film e Sky Cinema e distribuito da Medusa Film, che sarà in tutte le sale a partire dal 30 gennaio e in cui il trio comico racconta una storia di amicizia e sentimenti come nella loro tradizione cinematografica più amata.

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Scritta da Brunori Sas accompagnato dalla sua storica band, prodotta da Picicca e curata artisticamente da Taketo Gohara, la colonna sonora, caratterizzata da influssi folk, contiene un inedito, "Bum Bum Bum", che accompagna diverse scene del film. Ma non è tutto: nella soundtrack troviamo sia "La verità" che "La canzone che hai scritto tu", una canzone d’amore alla maniera di Brunori, condita di sonorità elettroniche e fiati, contenuta nel suo ultimo lavoro, Cip!, stabile al primo posto della classifica FIMI/GFK degli album e dei vinili più venduti.

«Mi sono approcciato alla stesura della colonna sonora mosso da un grande affetto nei confronti di Aldo Giovanni e Giacomo, che hanno rappresentato (non solo per me) un modello di comicità unica e innovativa» racconta Brunori. «Sono molto legato a loro soprattutto perché mi ricordano i momenti di ilarità con mio padre, la visione dei loro sketch accompagnava grandi risate in famiglia. Massimo, il regista, mi ha contattato sull’onda del trasporto emotivo legato a "La verità", un pezzo che lo aveva colpito particolarmente. Mi ha subito detto che sarebbe stato un film con molta musica e quando ho letto la sceneggiatura ho subito immaginato un mondo musicale ispirato al folk americano: un po' perché associavo la sceneggiatura allo spirito di "Little Miss Sunshine" e un po' perché mi piaceva che il film avesse un’attinenza sonora col disco che stavamo contemporaneamente registrando. Inoltre mi è piaciuto potermi misurare con qualcosa che non è esattamente collegato alla mia composizione, ma “al servizio di altro”, per quanto sia difficile per un carattere megalomane e narcisista come il mio».

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