Alec Baldwin, l'assistente alla regia: «Tranquillo, l'arma è sicura». Ma la pistola aveva proiettili veri

Alec Baldwin sul set del film "Rust"
Alec Baldwin sul set del film "Rust"
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Sabato 23 Ottobre 2021, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 08:58

Ad Alec Baldwin era stata consegnata un'arma carica da un assistente alla regia che gli aveva indicato fosse sicura, poco prima del tragico incidente costato la vita al direttore della fotografia Halyna Hutchins durante le riprese di un film western in un ranch di Santa Fe. Lo rivelano i primi documenti sull'indagine diffusi dai media americani. Secondo gli investigatori, comunque, l'assistente alla regia, David Halls, non sapeva che l'arma avesse proiettili veri prima di consegnarla a Baldwin.

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L'assistente Halls aveva consegnato la pistola a Baldwin urlando «cold gun», il che significava che l'arma non avesse proiettili veri.

A quel punto l'attore ha colpito il direttore della fotografia Halyna Hutchins al petto, uccidendola. Mentre il regista Joel Souza, che si trovava dietro di lei, è rimasto ferito. Gli investigatori hanno sequestrato tutte le armi e le munizioni presenti nel set, le macchine fotografiche e le apparecchiature informatiche e gli abiti indossati dagli attori al momento della sparatoria. L'ufficio dello sceriffo della contea di Santa Fe ha affermato che l'indagine «rimane aperta» e che non sono state presentate accuse.

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Secondo il Los Angeles Times e altri media, diversi membri della troupe hanno abbandonato la produzione a causa di preoccupazioni sulle condizioni e sui problemi di sicurezza, comprese le procedure di sicurezza delle armi, e sui protocolli Covid non seguiti prima delle riprese. Ma in una nota la casa di produzione, Rust, ha sottolineato che «la sicurezza del nostro cast e della troupe è la massima priorità. Ed anche se non siamo stati informati di alcun reclamo ufficiale riguardante la sicurezza di armi o oggetti di scena sul set, condurremo una revisione interna delle nostre procedure, mentre la produzione viene interrotta».

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