Addio Emi De Sica, figlia di Vittorio
e sorella "ritrovata" di Christian

Emi De Sica
Emi De Sica
di Gloria Satta
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Martedì 23 Marzo 2021, 20:54

IL LUTTO
Un’emorragia cerebrale ha portato via all’improvviso Emi De Sica, 83 anni, primogenita del grande Vittorio, sorella per parte di padre di Christian e Manuel. Con lei se ne va una testimone preziosa dell’arte del regista di Ladri di Bicilette e del grande cinema italiano di ieri. «Le volevo molto bene, ci frequentavamo spesso: proprio la settimana scorsa mia moglie Silvia e io avevamo mangiato a casa sua, ai Parioli, trovandola in forma», ricorda tra le lacrime Christian che già nel 2014 aveva dovuto affrontare l’inattesa perdita del fratello musicista. «Giovanna, la figlia di Emi, e il marito Sergio Nicolai ci hanno raccontato che mia sorella si è accasciata al tavolo da pranzo e in pochi secondi se n’è andata».
LA RIVELAZIONE
Nata nel 1938, estroversa e fisicamente somigliantissima al padre, una vita nel cinema come agente (aveva amministrato la carriera di divi come Anthony Quinn), Emilia detta Emi era la figlia di Vittorio e della prima moglie attrice Giuditta Rissone che il grande regista non si decideva a lasciare, sebbene fosse innamorato di Maria Mercader e avesse già generato con lei Manuel e Christian. Al punto di condurre per un ventennio una doppia vita a dir poco frenetica dividendosi tra due case e celebrando festività, compleanni e ricorrenze due volte. Uno scenario surreale, quasi da commedia all’italiana, accettato sia da Giuditta sia da Maria ma ignorato da Christian e Manuel. E a rivelare la verità ai due fratelli fu proprio la primogenita di Vittorio. «Quando avevo 18 anni, ricevo una telefonata: ”Mi chiamo Emi, sono vostra sorella. Vediamoci alle 16 a Villa Glori”. Manuel e io, increduli ma incuriositi, andammo all’appuntamento», racconta Christian. «Seduti su una panchina con Emi, che non avevamo mai visto prima, demmo vita a una specie di confronto all’americana che ci permise di ricostruire le nostre esistenze parallele: le due cene di Natale, il Capodanno festeggiato in differita per non scontentare nessuno, i regali in doppia copia...». Tornati a casa, i due ragazzi chiesero al padre perché avesse tenuto nascosta l’altra famiglia. «Lui, nato nel 1901, era un uomo d’altri tempi e rimase ammutolito. Poi ci spiegò che non aveva avuto il coraggio di dirci la verità per paura di ferirci».
LO SHOW
Questo episodio, appartenente ormai alla storia del cinema, è riproposto da Christian nello spettacolo autobiografico ”Christian racconta Christian De Sica” che tornerà presto in scena. Intanto ha dato origine allo show Una serata tra amici, in onda su Rai1 sabato 3 aprile: una cavalcata musicale, ricca di monologhi e ospiti (tra cui la figlia di Christian, Maria Rosa, e il cognato Carlo Verdone) attraverso le tappe salienti della vita e della carriera del protagonista. «Con Emi se ne va un pezzo della nostra storia», sospira De Sica, «la consideravo un prolungamento di mio padre e non solo perché aveva la stessa faccia. Era provvista del suo identico senso dell’umorismo. Dopo la morte di papà, avvenuta a Parigi nel 1974, abbiamo preso a frequentarci ancora più intensamente». L’attore ha postato su facebook una foto di Emi e Vittorio sorridenti e un messaggio: «Ciao Emi, mi mancherai. Dai un bacio a papà».
TESTIMONIANZA
Sposata in prime nozze con il regista americano Peter Baldwin, con il secondo marito Sergio Nicolai Emi è stata per tutta la vita la custode scrupolosa, la testimone infaticabile del cinema di suo padre. Madre di due figlie, ha partecipato a tutte le celebrazioni del regista di Sciuscià, Miracolo a Milano, Il giardino dei Finzi Contini. E fornito materiali alle tante mostre allestite in onore di Vittorio. Ricordava commossa il giorno in cui De Sica mostrò a Charlie Chaplin Umberto D., capolavoro del neorealismo: «Alla fine della proiezione Charlot rimaneva immobile. Papà si avvincinò all’amico e scoprì che stava piangendo a dirotto».
 

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