Il Salento e Gorbaciov, storica reunion dei Cccp

I Cccp
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di Vincenzo MARUCCIO
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Venerdì 4 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:25

La storia cambia passando dalle grandi città, ma sono i microcosmi che spesso ne anticipano il corso. Nel 1988, quasi 35 anni fa, in pochi immaginavano che il Muro di Berlino stesse per sgretolarsi, ma in un piccolo paese di un Salento ancora poco conosciuto qualcuno aveva cominciato a intravederne le prime crepe. Ci volevano sana follia e una buona dose di utopia, ma quelle a Melpignano, cuore rosso della provincia di Lecce, non sono mai mancate. 
Nacque così il festival “Idi di Marzo” che portò per la prima volta alcuni gruppi rock sovietici a esibirsi oltre cortina in due serate, il 23 e il 24 luglio, destinate a entrare negli annali. Dì là, al Cremlino, c’era il presidente Mikhail Gorbaciov che provava a invertire la rotta tra glasnost e perestroika. Di qua, in Italia, c’era ancora il Pci. Sia la Storia con la S maiuscola che le storie di chi era sul palco stavano cambiando per sempre. La primavera successiva, quasi all’alba della caduta del Muro, saranno le principali band italiane, i Cccp Fedeli alla Linea e i Litfiba, a imbarcarsi in aereo per due concerti a Mosca e a Leningrado: era il 24 marzo 1989 e nulla sarebbe stato più come prima. Tutti a bordo di un pericolante Aeroflot. Compresi il sindaco dell’epoca Antonio Avantaggiato, il giovane assessore alla Cultura Sergio Blasi e l’organizzatore dell’evento Antonio Princigalli.

Kissing Gorbaciov” (e non poteva esserci altro titolo iconico) è il titolo del docu-film che racconta questa esperienza culturale di conoscenza e scambio tra due realtà geograficamente lontane e posizionate su blocchi ideologici ed economici contrapposti: l’Urss da lì a poco tempo si sarebbe trasformata in qualcosa d’altro; Melpignano, da lì a 10 anni, sarebbe diventata l’ombelico della musica popolare salentina nel mondo con il concertone della Notte della Taranta.

La forza del rock e la ribellione del punk

Il docu-film, firmato in tandem da Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife, mette insieme le testimonianze dei diretti protagonisti, gli archivi inediti ed esclusivi e la ricostruzione di quegli incredibili giorni delle “Idi di Marzo”. E prende forma la visionaria idea di un piccolo paese che riuscì a bucare la cortina di ferro abbattendo pregiudizi e stereotipi, e creando un filo diretto tra il mondo giovanile dei due Paesi che finalmente si riconosceranno nel linguaggio universale della musica. Tra la forza del rock e la ribellione del punk.

Solo una manciata di mesi dopo, con la dissoluzione dell’Impero Sovietico, il mondo cambierà per sempre e quel tour si rivelerà un passaggio cruciale per due delle più importanti band della scena italiana. 

Via al crowfounding sui canali web

Le riprese sono cominciate la scorsa estate nel Salento, proprio quando moriva Gorbaciov, e proseguono in diverse location dell’Emilia Romagna prima di entrare nella fase finale. Tra i protagonisti c’è lo stesso Blasi. Oggi parte anche il crowfounding sui canali web: sarà possibile partecipare alla realizzazione del film con un contributo che comparirà nei titoli di coda. 

La "reunion" dei Cccp

Il film copre più di 3.500 km tra l’attuale San Pietroburgo e Melpignano passando dalla via Emilia e Mosca come un ponte tra due mondi solo apparentemente distinti e distanti. Ed è qui che si realizza l’altro “miracolo” con i Cccp nel ruolo di ospiti d’eccezione: riuniti al completo con la loro storica formazione per la prima volta dopo molti anni di reciproci e sospettosi silenzi. Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fatur seduti insieme sotto gli stessi riflettori. Cambiati fuori, come è giusto che sia. Cambiati dentro, forse. Ma, per sempre, Cccp: felici di ricordare, senza nostalgie, quando la libertà sul palco contava più del marketing e la musica rappresentava la stella polare di molte nostre vite. 

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