Carolina Bubbico, arriva il nuovo album “Una donna”: «La realtà? Dipende da me»

Carolina Bubbico, arriva il nuovo album “Una donna”: «La realtà? Dipende da me»
di Eraldo MARTUCCI
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Mercoledì 14 Ottobre 2015, 20:42 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 11:03


Due anni fa, ad appena 23 anni, Carolina Bubbico pubblicò il suo primo cd, “Controvento”, di cui non era solo voce e tastiera ma anche autrice delle canzoni, composte ed arrangiate in uno stile personale che echeggiava sonorità jazz, funk, world fino al dream pop.



Ed oggi esce il suo secondo lavoro, “Una donna”, pubblicato dall’etichetta Workin’Label con il sostegno di Puglia Sounds Record 2015 e distribuito da Ird. Cd che sarà presentato questa sera alle 19 alla Libreria Feltrinelli di Lecce. Sono anche disponibili il primo singolo e il primo video estratto dall’album, dal titolo “Cos’è che c’è”: «Una canzone dai toni spensierati - sottolinea la Bubbico - che racchiude il suo senso più profondo nella frase “La realtà dipende da me” con la quale ricordo a me stessa che l’interpretazione di tutto ciò che vivo, ogni malumore, ogni emozione è nelle mie mani e nella mia forza di volontà».



In questi due anni l’artista leccese ha accumulato esperienze di scrittura e arrangiamento e numerose presenze su palcoscenici nazionali ed internazionali, culminati nella sua partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo, dove è stata arrangiatrice e direttrice d’orchestra per Il Volo, vincitori tra i Big, e per Serena Brancale tra le giovani proposte.



Esperienze riversate in questo bellissimo nuovo album composto da otto canzoni originali e dalla popolare “Superstition” di Stevie Wonder, tutte interamente arrangiate da lei rendendo al meglio il linguaggio “voce-armonia-melodia”. L’ascolto del cd è piacevole per chiunque, riuscendo ad appagare il semplice ascolto del musicofilo distratto, il severo giudizio dell’appassionato, ed anche il vaglio tecnico del musicista più esigente.



Questo grazie anche all’ottimo lavoro dei musicisti che hanno affiancato Carolina, ad iniziare dalla sezione ritmica affidata a due fuoriclasse quali il bassista Luca Alemanno e il batterista Dario Congedo, suoi abituali compagni di viaggio. Una musica che si è dunque arricchita di nuove forme con l'introduzione di sonorità elettroniche e R&B, convivendo con suggestive evocazioni jazzistiche, elementi sinfonici e con la forma canzone già esplorata nel primo album.



Di grande livello in questo senso la prestazione degli altri componenti la band, con la sezione d’archi composta da Roberta Mazzotta (violini), Nico Ciricugno (viola) e Federico Musarò (violoncelli), e la sezione di fiati composta da Alessandro Dell'Anna (tromba), Emanuele Coluccia (sax), Gaetano Carrozzo (trombone). La produzione dell'elettronica è affidata ai sound engineer Giorgio Distante per il brano originale “Snob fox”, e Filippo Bubbico, anche chitarrista acustico ed esecutore del missaggio del cd, per “Superstistion”. Di rilievo l’apporto della flautista Clara Calignano e del chitarrista Valerio Daniele, curatore del mastering dell’album, nonché i prestigiosi featuring del sassofonista Raffaele Casarano e del chitarrista Luca Colombo.



A proposito di “Superstition”, l'unico brano non originale, la Bubbico rimarca che «non è stato facile decidere di intraprendere un lavoro su un brano cult della produzione di Stevie Wonder. La scelta a monte è stata quella di intervenire su ogni parte che costruisce la canzone e rielaborarla filtrando ogni componente con uno sguardo personale. Ho quindi modificato l’armonia, la melodia e la pulsazione ritmica legandole ad un sound elettronico. La necessità era di sperimentare una rielaborazione forte, un mascheramento che potesse esaltare le qualità di questo brano “immenso”».