“Blonde”, il biopic su Marilyn Monroe con Ana de Armas scatena insulti e critiche, ma è il film più visto su Netflix. Trailer

La protagonista già fra le candidate all'Oscar

Il film Netflix Blonde
Il film Netflix Blonde
di Simona Antonucci
4 Minuti di Lettura
Lunedì 3 Ottobre 2022, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:01

Marilyn Monroe merita di più di #Blonde”. Appena approdato in streaming sulla piattaforma Netflix, Blonde, l’attesissimo e controverso biopic su Marilyn Monroe, prodotto da Brad Pitt che lo ha accompagnato sul red carpet dell’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, affascina e disgusta: il film, romanzato (e il regista lo rivendica), sulla vita della diva interpretata da Ana de Armas, si piazza in cima alla classifica, ma scatena un putiferio di critiche, candidandosi al premio del film più divisivo dell’anno.

Twitter

Gli abbonati si sono riversati su Twitter per definire il lavoro del regista Andrew Dominik “orrendo”, “sfruttatore”, “sessista” e l’interpretazione dell’attrice e modella cubana, naturalizzata spagnola, 34 anni, quantomeno fittizia (ma si parla di una sua candidatura all'Oscar).

Eppure il titolo, da mercoledì scorso, è al primo gradino del podio.

Norma Jeane

Si tratta dell’ennesimo tentativo di scavare nell’indefinibile anima di una donna magnetica e fragile, un mito  che ha attraversato epoche e culture diverse senza mai sbiadire. La traccia da cui parte il regista, su cui imbastisce una pellicola di tre ore, è il libro di Joyce Carol Oates. Si comincia con Norma Jeane bambina, vittima di una mamma disturbata, per approdare a un’adolescente che vede un padre in ogni uomo che incontra, e finire con una donna che sogna un figlio con l’incubo di diventare come sua madre.

Andrew Dominik

Migliaia di utenti e migliaia di critiche. «Ho avuto l’estrema sfortuna di guardare Blonde su Netflix e lasciatemi dire che questo film è anti-aborto, sessista e approfittatore», ha twittato Steph Herold, ricercatore sull’aborto presso l’Università della California, San Francisco, «Non potrei mai raccomandarlo. Non guardatelo. Le scene sull’interruzione di gravidanza sono terribili, come l’intero film».

«Il biopic di Andrew Dominik su Marilyn Monroe ha tutti i segni di un progetto passionale, ma non coglie nessun frutto, rivelandosi una grandissima e fastidiosa occasione perduta», aggiunge un critico cinematografico di The Ringer. Mentre un altro produttore di podcast e critico cinematografico sottolinea che Blonde è «uno dei film più detestabili che abbiano mai visto, un atto di crudeltà autoindulgente da parte di un regista totalmente privo di curiosità».

Il rapporto orale con il presidente Kennedy

Il film, lanciato da un battage pubblicitario incentrato su clamorose scene di sesso (una tra tutte quella inutilmente realistica sul rapporto orale con il presidente Kennedy), è stato classificato come NC-17, il che significa che i minori di 17 anni non potranno guardarlo.

Si tratta del primo film di Netflix a ricevere questa classificazione. Sesso, droga, abusi, lacrime e sangue, il film (nel cast in cui figurano anche Bobby Cannavale, Adrien Brody, Julianne Nicholson, Xavier Samuel e Evan Williams) è una faticosa maratona: tre ore che dovrebbero rendere omaggio all’icona (e alla persona) di Marilyn Monroe, e finiscono per ritrarre una donna (che comunque è stata attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica statunitense, tra le più celebri interpreti della storia del cinema) perennemente vittima, melensa e inverosimilmente priva di carisma.

 

Il gigantesco feto

Suo unico compagno di sventure un gigantesco feto (in computer grafica), a simboleggiare maternità desiderate e mancate, un’infanzia da incubo, genitori infernali (chiama “papino” tutti gli uomini che incontra), partner crudeli: una carrellata di cliché che cristallizzano Norma Jaene nel ruolo che con ogni probabilità lei stessa ha sempre disprezzato: bionda, sexy, oca, svampita, ingenua. Un avatar di sofferenza. Scrive Manohla Dargis, critica del New York Times: «un ultimo intrattenimento necrofilo a sfruttarla».Tuttavia attualmente Blonde è il film più visto nella top10 di Netflix. E il paradosso è esattamente questo.

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