Baglioni in concerto a Lecce: in scaletta i vecchi brani del cantautore ma riproposti in una nuova veste

Baglioni in concerto a Lecce: in scaletta i vecchi brani del cantautore ma riproposti in una nuova veste
di Franco GIGANTE
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Lunedì 21 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 03:05

«Cerco di creare un racconto attraverso le diverse timbriche e la scelta di alcune canzoni, alcune tra le più popolari, ma altre invece anche di seconda fila, cioè quelle che io ritengo tra le cose migliori che sono riuscito a fare, e le snocciolo un po’ come in un calendario al contrario, un orologio che le lancette le porta indietro».
È insomma un viaggio in musica nel tempo quello che Claudio Baglioni porta in giro per l’Italia con il suo tour “Dodici Note Solo Bis”, che stasera vedrà al Politeama Greco di Lecce la prima delle cinque tappe pugliesi. Le altre, a ruota, saranno domani al teatro Orfeo di Taranto, mercoledì al Verdi di Brindisi, giovedì al Verdi di San Severo e poi, il 5 febbraio 2023, ci sarà quella al Teatro Petruzzelli di Bari.

«Ho preso un pianoforte e l’ho diviso in tre: sono diventate tre tastiere, una delle quali è un pianoforte digitale-acustico, le altre due sono tastiere che si avvalgono di un’effettistica – continua Baglioni – cerco di portare da solo un’orchestrazione fatta quasi di stati d’animo, di riverberazioni, di aggiunte, lontane però anche presenti all’orecchio degli ascoltatori».

Brani come “La vita è adesso”, Mille giorni di te e di me”, Questo piccolo grande amore” o “Porta Portese” il cantautore li ripropone in una nuova veste.

«Voglio creare un po' di meraviglia»

«Quando vado in scena mi metto nella condizione di creare un po’ di meraviglia, di stupore. Intendo questo lungo giro di concerti come un modo per rianimare le nostre vite con la musica dopo il lungo, difficile, doloroso silenzio imposto dalla pandemia. Ai miei occhi è come se i teatri, coi loro balconi, le loro logge, i loro palchi, diventassero delle corti in cui radunare e far incontrare le persone, sorprendendole, a mani nude».

“Dodici Note Solo Bis” vede in scena il cantautore con voce, pianoforte e altri strumenti nelle canzoni più popolari del suo repertorio, protagonista assoluto del concerto più appassionante della straordinaria carriera di un artista, sinonimo di grande musica e poesia, vincitore del Premio Tenco 2022.

«Il premio Tenco? Un segno positivo»

«Non ho mai pensato di arrivare al conseguimento di un premio così, ma trovo che sia un premio alla carriera ed è un segno positivo che arrivi molto tardi perché vuol dire che la carriera è ancora in esistere – commenta Baglioni – apprezzo il Premio Tenco anche se elitario, nel senso buono, e penso che sia giusto. Anche il festival di Sanremo iniziò così, quando si è trattato di organizzare il mio Sanremo mi sono dichiarato il primo anno Dittatore artistico e il secondo Dirottatore artistico, di un festival fortemente musicale e non fenomenistico: sono usciti fuori dei bei personaggi e sono state due edizioni che hanno rotto un certo rituale.

E mi sembra che si sia continuato su questa strada».

L’artista ha sfoggiato tutto il suo ricco repertorio nel precedete tour “Dodici note solo” e in questo nuovo, della durata di circa tre ore, non fa mancare successi come “Solo”, “Strada facendo”, “E tu come stai”, “Amore bello” o “Avrai”. E anche qualche estratto dal più recente album di inediti “In questa strada, che è la mia”.

«Mi sono goduto i kolossal con centinaia di persone in scena, ma qui c’è una dimensione intima, da camera – riflette – 72 concerti in 100 giorni, tutti debutti, niente repliche. Vado a cercarmi il pubblico città per città godendomi la meraviglia dei teatri all’italiana. Tante canzoni, sempre poche per le oltre 300 che ho scritto, e la possibilità di cambiare scaletta ogni sera, per complici solo un pianoforte, un piano elettrico e uno digitale: un valzer nel tempo».

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