I Quarta Bros e il violino: concerto per Oncoematologia pediatrica. In scaletta brani classici, musica contemporanea e tre prime assolute

I Quarta Bros e il violino: concerto per Oncoematologia pediatrica. In scaletta brani classici, musica contemporanea e tre prime assolute
di Eraldo MARTUCCI
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Giovedì 12 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:46

Era l’ispettore Clouseau - l’irresistibile Peter Sellers - nella “Pantera rosa”: inciampa su un violino, lo raccoglie a pezzi e si chiede, come se nulla fosse accaduto, «era uno Stradivari? Beh, non importa, ne hai visto uno li hai visti tutti». 
Sarebbe fin troppo scontato dire che non la pensano esattamente così i violinisti di tutto il mondo che non hanno altro sogno che quello di possedere uno strumento creato da una delle tre celeberrime famiglie, assieme a quella dei Guarneri e degli Amati, di liutai cremonesi. 

D’altronde il fascino intramontabile del violino è sempre stato originato dagli appassionati costruttori dello strumento e dai grandissimi interpreti, tra i quali spicca una coppia di artisti che non ha bisogno di presentazioni: i fratelli Quarta, Alessandro e Massimo. I due grandi violinisti salentini, legati dal sangue e dal talento ma divisi dai percorsi stilistici intrapresi in questi anni, hanno scelto la loro città come seconda tappa di un meraviglioso viaggio insieme sul palcoscenico dopo il debutto a Cremona per l’apertura dello “Stradivari Festival”. 

Un concerto per l'“Oncoematologia Pediatrica” di Lecce

L’attesissimo concerto dei “Quarta Bros” si terrà dopodomani alle 21 al Teatro Apollo di Lecce. Ad organizzarlo con finalità benefiche è l’Hinner Wheel Club di Lecce con la presidente Maria Rita Stasi Pascariello. La raccolta fondi è a favore del reparto di “Oncoematologia Pediatrica” dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce (info: 335.6963446). 

Sotto la direzione di Simonide Braconi, prima viola della Scala, e con il supporto dai talentuosi musicisti dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Tirana, i fratelli Quarta propongono un programma robusto e originale alternando brani classici - come il Concerto per due violini in la minore di Vivaldi e il Concerto per due violini in re minore di Bach - a pagine di musica contemporanea con tre prime assolute di altrettanti compositori del nostro tempo: Silvia Colasanti (“Esercizi per non dire addio”), Simonide Braconi (“Contrasti”) e Alessandro Quarta (“Dysturbia”).

Massimo Quarta, il maggiore dei fratelli, gode di una fama mondiale consolidata sia come eccellente strumentista che come bacchetta tra le più prestigiose. Nel 1991 ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale “Paganini”, secondo italiano dopo la storica vittoria di Salvatore Accardo nel 1958.

All’intensa attività solistica nelle più importanti sale mondiali, ha poi affiancato quella di direttore d’orchestra, salendo sul podio di compagini quali la Royal Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica Nazionale di Buenos Aires e la Netherland Symphony Orchestra, solo per citarne qualcuna. 

Nel 2019 a Sanremo con Il Volo

Alessandro, violinista e polistrumentista oggi acclamato come una star del rock, è stato sempre animato da insofferenza ai confini stilistici e da una personalità estroversa (come riflette anche il look “metallaro”, insolito in ambito accademico) che lo hanno spinto a percorsi eterodossi, a frequentare anche ambiti squisitamente pop (come ad esempio il palco sanremese assieme a Il Volo, nel 2019) ed a collaborare indifferentemente con i Berliner Philharmoniker e Carlos Santana, Roberto Bolle e Dionne Warwick, Zubin Mehta e Liza Minnelli, Lorin Maazel e Dee Dee Bridgewater. 
Il progetto che porta in giro per il mondo con grandissimo successo è quello che ha arrangiato e interpretato su Astor Piazzolla. Un racconto speciale, tra parole e musica, di un uomo che ha inciso nell’arte, nella musica e nella storia lo stile di una nazione, di un popolo, di una cultura, ma soprattutto del suo modo di vedere la vita e uno stile musicale.

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