Al Bano e Romina, salta il concerto di Rimini e loro accusano: «Siamo stati truffati». Ma l'organizzatore replica: «La colpa è sua»

Al Bano e Romina, salta il concerto di Rimini e loro accusano: «Siamo stati truffati». Ma l'organizzatore replica: «La colpa è sua»
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Venerdì 27 Luglio 2018, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 19:22

Il concerto era previsto per ieri sera, giovedì, al Beat Village in programma a Rimini, ma all'ultimo momento è stato annullato. E loro, Al Bano e Romina, hanno subito diffuso un post video sui social per spiegare a chi aveva già comprato il biglietto e chi avrebbe voluto assistere allo spettacolo di non essere responsabili dell'annullamento improvviso, ma anzi di essere stati loro stessi, per primi, vittime «di una truffa».
«Per i nostri fan saremmo saliti sul palco anche gratis - hanno spiegato - ma l'organizzatore non aveva pagato nemmeno il service e quindi i tecnici hanno annunciato che avrebbero staccato la corrente».
«In tanti anni di carriera questa è la prima volta che ci capita una cosa simile - hanno aggiunto - siamo molto dispiaciuti per i nostri fan, ma abbiamo fatto il possibile per far partire il concerto». 
 



Contro l'organizzatore della manifestazione musicale si è scagliata anche l'amministrazione comunale riminese, per bocca dell'assessore al ramo, annunciando il ritiro del patrocinio e la possibilità di azioni legali e ribadendo le accuse: «Non ha pagato nessuno, sappiamo che anche la Siae vanta un credito non indifferente».

Ma l'organizzatore del Beat Village, dal canto suo, respinge ogni accusa. E nella stessa serata di ieri sulla pagina Facebook del Beat Village è comparso un comunicato ufficiale: “Alle ore 19 di oggi Albano Carrisi ha disdetto improvvisamente il concerto e con questo, dopo tutte le angherie subite, gli insulti e le prevaricazioni dei giornali il Beat Village chiude qui la sua esperienza negativa. Ringraziamo chi ci ha sostenuto precisando che tutti i biglietti verrano risarciti dalle rispettive rivendite a semplice richiesta. Chi invece ha comprato i biglietti da noi alla cassa può richiedere il rimborso previo appuntamento telefonico”.
Post successivi sulla stessa pagina Facebook accusano poi Albano di un “gravissimo atteggiamento” e di aver  preteso un cachet superiore a quello che l’organizzazione sarebbe stata in grado di pagargli. “Albano aveva autorizzato l’apertura delle casse alle ore 16, noi le abbiamo aperte e cominciato a fare biglietti nella certezza che il concerto si sarebbe svolto, poi alle 19 è arrivata la notizia che Albano aveva deciso di non salire sul palco, A quel o punto siamo stati costretti a chiudere”. 
 

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