Achille Lauro ha aperto il suo Sanremo battezzandosi sul palco. É stato divisivo come sempre, ma nonostante un esordio di fuoco, è rimasto su toni più bassi rispetto al passato e ha chiuso la kermesse senza capriole pirotecniche. Ospite di Mara Venier a Domenica In ha raccontato le sue emozioni dopo la quarta partecipazione alla competizione canora più famosa: «Ormai a Sanremo sono come te Mara: arrivo, mi faccio un caffé, sono di casa. Il palco dell'Ariston è importantissimo, si vedono i frutti del lavoro di Amadeus. Molti ragazzi possono venire qui ed esprimersi», ha detto.
Achille Lauro e il bicchiere sul palco dell'Ariston, arte o marketing? Ecco il vero motivo del gesto
Sabato notte,
Il gran finale
in attesa della DOMENICA. pic.twitter.com/rZrZoK3Uf0— achilleidol (@AchilleIDOL) February 5, 2022
Achille Lauro a Domenica In
Nella seconda serata ha stupito presentandosi a torso nudo e scaldo. Perché questa scelta? «Faceva parte della performance canora», spiega. Nessun bisogno di stupire a tutti i costi, dunque. «Essere se stessi è importante - aggiunge Achille Lauro -. Abbiamo il dovere di non piegarci alle logiche di mercato. Le radici vanno preservate. Per me il cantautorato è prezioso e io ci tengo a restare fedele».
Sul suo lavoro dice: «Sono fortunato, ho intorno persone che si fidano di me. Devo tanto a chi lavora con me. Se voglio fare un disco jazz che non venderà nulla, mi dicono: vai pure». Prima di lasciare il palco uno scambio di battute con Christian De Sica: «Ti aspetto al prossimo film di Natale», gli dice. E il cantante fa una proposta: «Un cenone con De Sica e Gerry Calà è il mio sogno».
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