Dalla Daunia a Leuca: gli itinerari pugliesi alla scoperta di arte, storia, cultura e cibo

Dalla Daunia a Leuca: gli itinerari pugliesi alla scoperta di arte, storia, cultura e cibo
di Rita DE BERNART
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Giovedì 30 Marzo 2023, 18:04

Dalle colline dolci dell'Appennino Dauno ai borghi marinareschi e i percorsi costieri con le scogliere a strapiombo sul mare. Passando per la Terra di Bari, la Valle d'Itria, la Lecce Barocca e i Luoghi dello Spirito e della fede. L'offerta pugliese in primavera si declina in un colorato ventaglio di itinerari turistici, ce ne sono per tutti i gusti: per gli amanti dell'arte e dell'architettura, per chi predilige i paesaggi incontaminati e il trekking, per gli irriducibili del mare in ogni stagione. È la bellezza delle Puglie, non a caso la Regione veniva così chiamata in passato. Ad accomunarli sono la rinomata ospitalità pugliese e l'apprezzatissima offerta enogastronomica.
Questa combinazione genera da qualche anno un interesse crescente da parte di turisti italiani e stranieri che già dai mesi primaverili affollano le località più conosciute. Bari, con il culto di San Nicola, il lungomare e la maestosità delle città affacciate sul mare, Trani, Monopoli e Polignano, attrae la maggior parte dei visitatori che, sempre più spesso però, scelgono di visitare la regione a tappe, in tour organizzati che abbracciano il territorio da nord a sud.
Imperdibile al confine con la provincia di Brindisi la visita ad Alberobello, sito patrimonio dell'Unesco conosciuto in tutto il mondo. Abbandonando il capoluogo, si arriva in Valle d'Itria, itinerario più intimista, dall'atmosfera retrò. Dai minuscoli borghi tinteggiati a calce, su tutti Cisternino e Locorotondo, alla bianca Ostuni e Martina Franca, città d'arte di elegante bellezza tra le cui vie si possono ammirare testimonianze barocche e i pregevoli palazzi con balconi in ferro e maschere apotropaiche.

Itinerari per le passeggiate

Chi ama la natura può immergersi nelle oasi naturali del litorale tarantino: tra dune, saline, boschi, piante profumate e vigneti di primitivo nella zona di Manduria. Il Salento offre diverse alternative: i percorsi coast to coast, per gli amanti delle ruote, a pedali ma anche a motore, da percorrere passando dalle scogliere a strapiombo tipiche dell'Adriatico alle calette e insenature sabbiose dello Jonio: a metà, tra i due mari, impossibile non fermarsi ad ammirare Leuca, De finibus terrae, l'estremo sud del tacco dello stivale. Qui ci arrivano in tanti, attratti dalla leggenda popolare secondo cui è possibile ammirare la linea di demarcazione tra Jonio e Adriatico: in realtà il confine reale è poco più ad est, a Punta Palascia, nel canale di Otranto. Questione di qualche chilometro ma la poesia, che questi luoghi evocano, resta.
Gli appassionati d'arte invece si concentrano su Lecce, città barocca che custodisce però anche testimonianze romane. In primavera la pietra leccese brilla di una luce intensa. Diversi tour consentono di scoprire i segreti di chiese e palazzi, musei e siti archeologici.

«La sensazione racconta Paolo Babbo, della cooperativa sociale Artwork che opera nel settore culturale - è che Lecce, il Salento e la Puglia si stiano sviluppando in maniera importante dal punto di vista della destinazione culturale. L'apprezzamento delle persone cresce di anno in anno, c'è un gradimento che cresce e il turismo sta facendo da traino all'intero sistema economico. Le chiese fruibili 12 ore al giorno, grazie all'intuizione dell'arcivescovo Seccia, ad esempio, registrano dai 100 visitatori al giorno, nei mesi di poco movimento, agli oltre 3mila in alta stagione. Già in primavera con il nostro progetto garantiamo la visita di 4 chiese e di Palazzo Vernazza ma c'è anche il Museo Diocesano e tanto altro. E ci auguriamo presto di riaprire il campanile».
Ai tour più gettonati e conosciuti, nell'intero territorio regionale, si aggiungono poi le ciclovie e gli itinerari religiosi, ma anche proposte più frivole e moderne per vivere i "luoghi delle fiction": a Bari il trend del momento è il tour di Lolita Lobosco. Pranzo al sacco, ovviamente. In questo caso panino col polpo e birra. Con buona pace dei vegetariani.

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