BRUXELLES - La proposta del piano di ricostruzione che domani la Commissione europea presenterà in Parlamento deve "essere ambiziosa. Siamo in attesa di conoscerla nei dettagli", ma siamo anche "un po' preoccupati per la tempistica, perché il prossimo Consiglio europeo non so se sarà quello definitivo viste le condizioni in cui si svolgerà con questa modalità a distanza che non consente rapporti personali tra i leader". Lo ha detto il presidente del parlamento europeo David Sassoli, ricordando che il Parlamento europeo ha "l'ultima parola" in merito. "Lo vogliamo ripetere: non ci sono paesi frugali o spendaccioni, ci sono paesi consapevoli ed il mio appello è che tutti siano responsabili - ha aggiunto - Abbiamo bisogno di uscirne con una Ue più forte, con un piano ambizioso, ma anche con una visione dell'Europa. Ecco perché la presidenza tedesca, paese fondatore dell'Unione, così radicato nell'Europa, può dare un contributo decisivo".
"Domani la cancelliera Merkel racconterà" il suo piano in vista del semestre di presidente dell'Unione da luglio e le sue linee rosse "ai presidente dei gruppi" parlamentari, "poi avremo l'incontro con il parlamento e con il presidente Schauble" e in base "alle presentazioni delle loro priorità tireremo le nostre conclusioni".