Chi ha detto che le donne odiano il calcio?

Chi ha detto che le donne odiano il calcio?
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Venerdì 24 Giugno 2022, 16:57 - Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 00:10

È opinione diffusa che le donne e il pallone, un po’ come per la vecchia storia dei motori, non vadano d’accordo. Sentiamo spesso parlare di calcio come di uno sport fatto per uomini ma queste convinzioni andrebbero riviste.
Pare che un terzo dei tifosi di calcio di tutto il mondo sia infatti femminile.
Questo dato riguarda dunque non solo l’Italia ma molti paesi.

Negli ultimi anni infatti gli spalti si sono arricchiti di donne che, al pari dei tifosi maschili, seguono la squadra del cuore. Il trentotto per cento della tifoseria mondiale infatti è fatto di donne che seguono attentamente la propria squadra.
Seguono le trasferte, sono appassionate del merchandising, acquistano abbonamenti e non perdono nemmeno un appuntamento con lo sport preferito. Sono finiti i tempi in cui il calcio era solo uno sport maschile, fatto di uomini e seguito da uomini. Da molto tempo infatti gli spalti sono arricchiti di uomini e donne che, indistintamente seguono la squadra preferita. Generalmente sembra che le donne preferiscano la serie A. Questo non è solo un dato scientifico. Basta guardarsi intorno per capire quanto le donne amino il pallone.

Negli anni infatti, soprattutto tra le tifoserie più appassionate come quella del Napoli sono addirittura aumentati i club fatti di sole donne. Niente di così sorprendente dunque.

Le tifoserie femminili nel tempo

Il fenomeno del tifo al femminile, un movimento per niente raro, ha negli anni trovato il suo pubblico di riferimento soprattutto per le squadre nazionali. Nella maggior parte dei casi siamo soliti infatti osservare un pubblico fatto di donne soprattutto nel caso delle partite più sentite e parliamo del pubblico dei mondiali. Le tifoserie al femminile esistono e negli ultimi tempi hanno avuto un riscontro interessante. Tralasciando il tifo sfegatato delle star del cinema e delle donne dello spettacolo che, col tempo, hanno sdoganato la passione per il calcio, negli anni il tifo è diventato sempre più appassionato. Il calcio non segue regole precise, non ubbidisce al sesso, è semplicemente nel DNA come ogni passione.
La tifoseria negli anni si è ben distribuita tra uomini, bambini e donne.
Le tifoserie crescono in numero e in consapevolezza. Una certezza che negli anni addietro era impensabile. La prima grande ondata che vide le donne avvicinarsi al calcio, fu quella relativa agli anni ottanta. La prima associazione nazionale femminile delle sostenitrici delle squadre di calcio, risale proprio al 1990 da uno degli stadi più importanti dell’Italia.
E vi dirò di più, il tifo delle donne è anche più sentito. Il modo di tifare delle donne è intenso e partecipativo. Spesso si incontrano anche dopo le partite, lontano dai campi di calcio.
È grazie alle donne infatti che anche i bambini e le famiglie intere sono ritornate a godere dello spettacolo della domenica. E in un momento così delicato per la storia del calcio e per la società in generale, questo diventa un grande passo avanti. Donne allo stadio vuol dire tifoserie miste, passioni condivise, vuol dire trasmettere la propria passione a bambini e bambine in maniera indistinta. Il calcio inoltre è molto cambiato negli ultimi anni.
Non solo la presenza femminile nelle tifoserie, ma l’imponente arrivo delle donne nel calcio, nello specifico, ha fatto dello sport il vero grande momento di unione.