La festa in città e le lacrime di felicità dei tifosi: «La promozione più bella»

La festa in città e le lacrime di felicità dei tifosi: «La promozione più bella»
di Stefano DI BELLA
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Sabato 7 Maggio 2022, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 11:56

Millenovantuno giorni dopo Lecce scoppia di gioia e la sua gente affolla le piazze della città. Come nel 2019 anche ieri tutto il Salento è sceso per le vie cittadine per festeggiare la promozione in Serie A dei giallorossi. C’è chi piange per l’emozione, chi sorride e chi si abbraccia.

La festa in città: il fiume giallorosso. In piazza Sant'Oronzo il grande abbraccio


«È la promozione più bella della mia vita - dice Antonio, che esulta in piazza Sant’Oronzo insieme ai suoi figli -. È stata la cavalcata più bella che io ricordi. Emozionante, perché abbiamo sofferto tantissimo fino alla fine, ma proprio per questo ce la siamo meritata». I caroselli hanno invaso le vie cittadine e ci sono davvero tutti: tanti ragazzi ma soprattutto tante ragazze per l’occasione vestite di giallorosso. «Questa squadra ha fatto innamorare davvero chiunque - dice la tifosa Alessia, che sfila in piazza Mazzini insieme alle sue amiche -. Non seguivo molto il calcio fino allo scorso anno, ma vedendo la passione dei tifosi e la grande compattezza di questo gruppo anche io e le mie amiche ci siamo innamorate di questa squadra e adesso non vediamo l’ora che ricominci il campionato, per essere sempre allo stadio».

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Trombette, fumogeni, sciarpe e bandiere. La felicità è dipinta negli occhi di tutti, anche di Saul: «Una promozione bellissima - dice -. Questa città vive il calcio in modo viscerale e la passione calcistica si respira ogni giorno e soprattutto al di là del risultato. È fantastico».
Emozione palpabile in ogni angolo della città e soprattutto sui volti, senza distinzione, di grandi e piccini. È forse questa la magia e la bellezza di questo sport che unisce davvero tutti. Piange di gioia il piccolo Davide, 9 anni, che sventola orgoglioso la bandiera giallorossa: «È il giorno più bello della mia vita - dice con la voce rotta, mentre abbraccia la sua mamma, anche lei commossa -. Appena tornerò a scuola ci andrò con la maglia di Coda, è il mio idolo, grazie a lui siamo andati in Serie A. L’anno prossimo sono sicuro che segnerà ancora e ci farà sognare». 

 

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Massimo Coda, idolo indiscusso dei tifosi insieme a Strefezza. L’attaccante originario di Cava de’ Tirreni ha fatto innamorare davvero tutti e non solo calcisticamente... «È bellissimo e bravissimo - dice Marica - non si poteva chiedere di più da lui. Ha segnato sempre ed è stato decisivo. Contro il Pordenone ci è andato vicino, peccato sia mancato il gol, ma è stato comunque bravissimo».

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Una promozione tanto sofferta quanto bella: «Dopo la partita di Vicenza ho avuto davvero tanta paura - ha detto il tifoso Massimo, tirando un sospiro di sollievo durante i festeggiamenti in piazza Sant’Oronzo -. L’illusione della vittoria e poi quel ribaltone che quasi sapeva di beffa. È stata una settimana lunghissima e tormentata per noi tifosi. E anche contro il Pordenone, dopo il gol segnato da Majer, il pensiero che potessero nuovamente ribaltarla i nostri avversari... non lo nascondo che c’è stato. Per fortuna è andata come doveva andare, abbiamo vinto meritatamente, sprecando anche tante palle gol, ma va bene così». 


Tra cori, caroselli e abbracci trionfa anche l’amore con Francesco e Giulia che si baciano vicino la fontana di piazza Mazzini: «È stata una settimana bellissima per me. Giovedì mi sono laureato e ho festeggiato insieme ai miei amici - dice Francesco -, e adesso festeggio di nuovo, ma per la promozione del mio Lecce. Non vedo l’ora che ricominci il campionato per tornare su quei gradoni insieme ai miei amici di sempre e... alla mia splendida ragazza, gireremo l’Italia insieme seguendo il Lecce». Anche Riccardo esulta: «Il calcio, come nella vita, è fatto di cicli e anche questo si è chiuso. Dalle lacrime dello scorso anno per il rigore sbagliato da Mancosu, a quelle di gioia per il gol di Majer. Oggi godiamo tutti, torniamo in Serie A, la categoria che meritiamo». Nonostante la gioia per la promozione, non è mancata la frecciatina ai rivali: «De Laurentiis ha detto che gli sarebbe piaciuto sfidarci - scherza Francesco -. Ora dovrà attendere ancora qualche anno. Ciao Bari, noi andiamo a giocare all’Olimpico, a San Siro, all’Allianz Arena e voi...». Lo sfottò non manca, ma ciò che più importa è che il Lecce sia finalmente tornato in Serie A.
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