Il natale nella grande famiglia Soavegel

Il natale nella grande famiglia Soavegel
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Mercoledì 21 Dicembre 2022, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 15:55

Dal 1930 ad oggi, una storia lunga oltre 90 anni iniziata dal sogno di Domenico Bianco, che aprì il primo stabilimento a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. E da allora l’azienda Soavegel non ha fatto altro che crescere, alimentato dalla continua ricerca di standard qualitativi sempre più elevati: si è così arrivati ad una vasta gamma di specialità surgelate ispirate alla cucina mediterranea, grazie agli investimenti nelle strutture produttive che hanno posto sempre al centro la qualità dell’offerta a costi tutt’altro che esorbitanti. Ed in tempi di crisi, il rapporto qualità/prezzo è un mantra al quale ispirarsi sempre.

In un momento storico così difficile per tutti, l’azienda della Famiglia Bianco ha messo in campo una iniziativa molto importante in favore degli oltre 170 dipendenti del gruppo.
Abbiamo istituito un premio speciale destinato a tutti i nostri dipendenti, come misura per tutelare il loro potere d'acquisto in questo momento particolare. Abbiamo pensato – racconta Domenico Bianco, Amministratore Delegato Soavegel - di dar loro un premio equivalente all’ultima bolletta elettrica che hanno pagato. Li inviteremo a produrre la copia della bolletta, che gli verrà liquidata nella busta paga di dicembre. Vogliamo venire incontro a quelli che sono più provati da questa situazione economica: sarebbe stato più facile mettere in busta paga un premio unico uguale per tutti, ma – spiega – vogliamo andare incontro a chi ha più esigenza di aiuto. In questo modo, invece, metteremo in busta paga l’esatto controvalore di quanto speso. Riteniamo che sia una misura concreta, continua Domenico Bianco, oltretutto in un momento molto difficile anche per aziende come la nostra, che da un anno all’altro hanno dovuto subire aggravi superiori anche al milione di euro per l’energia.

Ma nonostante tutto, siete riusciti a dare questo premio ai vostri dipendenti.
È stato soltanto grazie al lavoro di squadra – aggiunge Domenico Bianco – all’impegno dei nostri lavoratori, se abbiamo potuto permetterci questo tipo di sostegno: abbiamo circa 170 dipendenti, si tratta di uno sforzo importante, che rappresenta un’occasione stimolo e di ringraziamento in questo momento di difficoltà. Abbiamo tenuto nascosta questa iniziativa perché ci faceva piacere comunicarla dal vivo a tutti durante il tradizionale brindisi per gli auguri di Natale.

Quali sono i prodotti più richiesti nel periodo natalizio?
Abbiamo molte richieste in particolare per quei prodotti che si prestano per un aperitivo in casa o una cena finger food, come i nostri Panzerottini, che possono fungere anche da piccolo snack pomeridiano. Molto richiesti anche i Nuovi AperiPasta, ossia dei bocconcini di Pasta fresca alla Carbonara o Cacio e Pepe. Ci sono poi le classiche Pizzette e i Soavelli, le nostre Crêpes salate, un pasto gustoso ed economico. Tutte cose che si prestano sia ad una cena di famiglia, che ad una serata aperitivo con amici.

Negli ultimi due anni il Natale è capitato nel pieno della pandemia, com’è stato il comportamento del mercato?
Gli ultimi anni per noi sono stati positivi – continua Domenico Bianco - con incrementi considerevoli. La pandemia e le restrizioni hanno impattato su questi numeri, sia per l’improvviso bisogno di avere a disposizione più alimenti da conservare a lungo, sia perché c’è stato più tempo per i consumi alternativi. Questo per noi ha rappresentato un momento di crescita: i consumatori si sono avvicinati a prodotti come i nostri, e la cosa che ci fa piacere è che questo tipo di consumo si è consolidato, e non si è fermato con la fine della pandemia. Se non fosse stato per l'aumento dei costi, questo sarebbe stato un anno record. Noi abbiamo mantenuto livelli della pandemia, che però erano superiori a quelli pre-Covid: siamo andati in controtendenza, insomma.

Vi aspettate una maggiore produttività l’anno prossimo?
Difficile fare una proiezione per il 2023, siamo un po’ preoccupati dal fatto che i consumi comunque qualche passo indietro potrebbero farlo: non significa necessariamente subire perdite di fatturato, ci auguriamo piuttosto che possano riposizionarsi i volumi. La gente probabilmente cercherà prodotti meno costosi, riducendo il consumo di quelli più cari. La nostra aspettativa – conclude Domenico Bianco - è su un riposizionamento dei consumi verso una tipologia di prodotti più adatti alle esigenze delle famiglie.

Per saperne di più vai su https://www.soavegel.it/