Sesso, i giovani più attenti degli adulti:
boom di rapporti non protetti e di infezioni

Sesso, i giovani più attenti degli adulti: boom di rapporti non protetti e di infezioni
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Sabato 11 Ottobre 2014, 16:41 - Ultimo aggiornamento: 17:05
ROMA - Nessuna raccomandazione in più per i giovanissimi e gli adolescenti alle prese con gli ormoni: di questi tempi sono gli adulti a non usare precauzioni quando fanno sesso. Ed è boom di malattie sessualmente trasmesse (Mst) nei Paesi occidentali, dove cambia l'età dei contagiati.

I ragazzi sembrano ormai più attenti dei grandi e i più incoscienti sono i giovani adulti dai 30 ai 45 anni, che sempre più spesso hanno rapporti intimi non protetti. A lanciare l'allarme sono gli specialisti dell'Assai, Associazione andrologi italiani, riuniti a Palermo per il loro secondo Congresso nazionale. A livello mondiale, dei 333 milioni di Mst registrate ogni anno (Hiv-Aids escluso), 'solò un terzo dei casi riguarda gli adolescenti.



I DATI Stesso trend in Europa e in Italia, dove secondo un'indagine condotta a Genova, Lecce e Palermo non usa il preservativo quasi un terzo dei maschi 31-45enni, mentre lo indossa oltre il 70% dei 18-30enni. I meno inclini al profilattico sembrerebbero i genovesi: il 21% lo snobba ad ogni età, contro il 18% dei leccesi e il 17% dei palermitani. Se fino a qualche anno fa l'attenzione era concentrata sui Paesi poveri, dove le Mst colpivano principalmente giovani under 25 a causa della disinformazione e della difficoltà di accesso ai contraccettivi, oggi il nuovo allarme riguarda 'casa nostrà.



«In Europa, dal 2000 ad oggi - ricorda Francesco Gattuccio, andrologo di Palermo e presidente onorario dell'Assai - si è osservato un notevole incremento dell'incidenza di malattie sessualmente trasmissibili». In particolare «la clamidia con 3 casi su 100, la sifilide con un numero di casi raddoppiato rispetto a 9 anni fa, e l'Aids con circa 4 mila nuove infezioni l'anno». Sotto la lente degli andrologi c'è soprattutto «l'innalzamento dell'età dei contagiati, quasi sicuramente collegato al fatto che la famiglia tradizionale negli ultimi anni è entrata in crisi - osserva Aldo Franco De Rose, presidente Assai - Per i nuovi single, reduci da separazioni o divorzi, si moltiplicano le occasioni d'incontro, le storie diventano più brevi e instabili, e aumentano i rapporti occasionali a rischio. Ma ad acutizzare il problema delle Mst sono anche i viaggi all'estero e l'immigrazione verso l'Europa dai Paesi dell'Est e dall'Africa, regioni in cui l'incidenza delle infezioni sessualmente trasmesse è 100-150 volte più alta che in Europa occidentale».



«A sottolineare la criticità della situazione è l'indagine condotta a Genova, Lecce e Palermo», continua De Rose, genovese e autore della ricerca che ha coinvolto 2.872 uomini e 982 donne per verificare in che percentuale veniva utilizzato il profilattico e in quale fascia di età. Ebbene, «il 55,4% dei maschi e il 27,5%% delle donne aveva avuto rapporti occasionali, e di questi oltre il 38,4% (15% donne e 23% uomini) non aveva utilizzato il preservativo». Da un'analisi per fasce d'età, aggiunge Lamberto Coppola, andrologo e ginecologo di Nardò (Brindisi), «è emerso che quasi un uomo su 3 fra i 31 ed i 45 anni ha avuto rapporti sessuali occasionali senza l'uso del preservativo, rispetto al 18,5% dei soggetti tra i 46 e i 55 anni e al 13% tra 56 e 65 anni». Tra i giovani nella fascia di età 18-30 anni, il 72% dei maschi e l'80% delle femmine aveva preteso l'utilizzo del profilattico nei rapporti occasionali. Secondo gli esperti, «il maggiore utilizzo del profilattico in questa fasce di età sarebbe da attribuire ai rapporti sessuali più frequenti e quindi alla necessità di 'autoproteggersì». Infine, il 18% degli uomini ed il 2% delle donne che avevano avuto rapporti senza alcuna protezione hanno riferito infezioni da clamidia, gonorrea, candidosi, papilloma virus e in un caso di Aids.
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