Scuola, ecco il concorsone per 165 mila docenti:
tutte le novità di un vero e proprio tour de force

Scuola, ecco il concorsone per 165 mila docenti: tutte le novità di un vero e proprio tour de force
di Lorena Loiacono
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Mercoledì 27 Aprile 2016, 10:15
Sotto esame, per salire in cattedra. Parte domani il maxi concorso della scuola pubblica che porterà l'assunzione a 4 candidati su 10.

I posti messi a disposizione dal Ministero dell'Istruzione, come previsto dalla legge della Buona Scuola, sono oltre 63mila. Per un totale di candidati che arriva ad oltre 165mila presenze. In realtà, dai corridoi di viale Trastevere, era attesa una partecipazione di oltre 200mila candidati: ma i malumori tra i docenti precari hanno abbassato la quota delle candidature, alzando di fatto la possibilità di assunzione per i partecipanti. Saranno assunti, infatti, circa 4 docenti su 10. Il concorso, mal digerito da una parte dei sindacati perché aperto solo ai docenti già abilitati e quindi supplenti da anni, porterà comunque nella scuola un'iniezione di nuovi insegnanti che andranno a coprire buona parte dei posti rimasti vacanti fino ad ora e assegnati a supplenze annuali.

La scuola materna avrà poco meno di 7 mila assunzioni, la scuola elementare ne avrà 17.300 e le medie 15mila. Alle superiori arriveranno oltre 17 mila nuovi professori. A questi si aggiungono i 506 nuovi docenti di italiano per stranieri e gli oltre 6mila docenti destinati al sostegno. Sono queste le maggiori novità del concorso: nasce la categoria di docente di italiano per alunni stranieri e partono, per la prima volta, le prove dedicate esclusivamente al sostegno. Che andranno quindi a selezionare personale formato ad hoc. Le prove partono domani e, svolgendosi mattina e pomeriggio, andranno avanti fino al 31 maggio quando termineranno con quelle di scuola primaria e dell'infanzia.

Otto i quesiti che verranno sottoposti agli aspiranti docenti, tra cui due in lingua straniera. Altra novità che non ha mancato di provocare perplessità. Tutte le prove, ben 93 su 23 giorni diversi e scanditi dai calendari regionali, si svolgeranno al computer. Un fattore che ha influenzato non poco l'organizzazione del concorso: gli uffici scolastici regionali hanno dovuto reperire infatti i pc abilitati oltre alle aule sufficientemente capienti. Rivolgendosi soprattutto alle università. Restano intanto le polemiche sui compensi per i commissari d'esame: le difficoltà degli usr a reperire i membri delle commissioni sono state legate evidentemente ai compensi troppo bassi che, tra scritti e orali, non potevano superare i 2.051 euro.

Il Governo si è impegnato ad alzare la posta con un emendamento. Per ora si va all'esame senza certezze. Senza contare che i docenti, impegnati nella selezione del personale, dovranno comunque continuare a far regolarmente lezione nelle loro scuole. Domani comunque si parte, con 1.912 candidati per i 770 posti a disposizione tra le classi di concorso per le cattedre di storia dell'arte e tecniche agrarie, liuteria, tecnologie nautiche, tecnologie meccaniche e design del libro. Un tipico concorso da grandi numeri che, anche per il ministero, rappresenta una prova da superare.
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