Scuola: assunti sette docenti per ogni istituto,
ma la protesta contro la riforma non si ferma

Scuola: assunti sette docenti per ogni istituto, ma la protesta contro la riforma non si ferma
di Lorena Loiacono
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Sabato 21 Novembre 2015, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 13:29
ROMA - Al via l'ultimo step del piano straordinario di assunzioni della scuola: ieri dal ministero all'istruzione è arrivata la proposta di immissione in ruolo per quasi 49mila docenti precari. Ma la protesta contro la Buona Scuola non si placa: venerdì sindacati e docenti di nuovo in sciopero.



L'ultima fase, la C, porterà in cattedra 48.794 docenti destinati al potenziamento e la proposta, giunta ieri poco dopo le 16 salvo blocchi al sistema dovuti al sovraffollamento della rete, dovrà essere accettata o rifiutata entro le 15.59 del 20 novembre. Alle 19.25, ieri, avevano già accettato il ruolo 6088 docenti. Per coloro che rifiuteranno è prevista invece l'uscita definitiva dalla graduatoria di appartenenza.











Nella fase B, a inizio settembre, coloro che non accettarono il ruolo lo fecero perché la cattedra era troppo distante, fuori provincia, fuori regione e per lo più con esodo dal Sud al Nord. Il fenomeno del trasferimento a lunga distanza, stando a stime ministeriali, in tutto dovrebbe riguardare il 10% dei neoimmessi da cui sono esclusi coloro che quest'anno resteranno nella provincia per concludere le supplenze in corso. In tutto sarà del 15%. Con il potenziamento avviato ieri, le 8mila istituzioni scolastiche avranno in media 7 docenti in più da utilizzare per ampliare l'offerta formativa.



«Stiamo invertendo la rotta rispetto ad un passato recente fatto di tagli di risorse e di docenti - ha dichiarato il ministro Stefania Giannini - entro il 2018 avremo assunto complessivamente oltre 180.000 persone». Con questa ultima fase la scuola elementare avrà 18mila docenti in più per potenziare il tempo pieno mentre le scuole medie e superiori riceveranno 7.500 docenti per l'area socio economica, circa 8.000 per quella artistica e musicale, 5.000 di area linguistica, oltre 4.600 di area scientifica, più di 2.000 di area umanistica, oltre 2.000 di area motoria e circa 1.500 di area laboratoriale.



Tra i docenti neoimmessi c'è anche Agnese Landini, la moglie di Renzi. Dal prossimo anno insegnerà lettere e latino nella provincia di Firenze: «Per me è il massimo - assicura - c'è una graduatoria, senza possibilità di favoritismi».



Tutti soddisfatti, quindi? No, anzi. I sindacati alzano il tiro e venerdì 13 promettono battaglia. Con un maxi sciopero indetto da Anief e dai sindacati di base. “Stanno creando insegnanti di serie B - tuona Marcello Pacifico, segretario Anief - trasformano i docenti in impiegati, concentrano poteri sui presidi, precarizzano il personale e negano l'immissione in ruolo ad oltre 100mila docenti abilitati».
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