Pappagallini ondulati, cosa devono mangiare? I consigli del veterinario

Pappagallini ondulati
Pappagallini ondulati
di Alessandro Benvenuti
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Martedì 21 Febbraio 2017, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 14:14
Caro dottor Benvenuti, vorremmo porle anche noi delle domande su degli animaletti che vengono trattati poco: i nostri pappagallini ondulati. Cosa devono mangiare per cercare di farli stare sempre bene? E se può dare qualche informazione su questi simpaticissimi animaletti. Grazie mille della sua sempre gentile disponibilità. Cari saluti, Clotilde e Gianmarco

"Cari Clotilde e Gianmarco, grazie per avermi dato l'occasione di parlare di questi uccellini che numerosi condividono molte case rallegrando le giornate di noi esseri umani. I pappagallini ondulati o Melopsittacus ondulatus, sono originari delle zone interne dell'Australia e furono portati in Inghilterra nel 1840 dal ricercatore inglese John Gould. Questi pappagallini colpiscono moltissimo per la loro mimica, oltre che per il loro canto e presentano normalmente un piumaggio verde chiaro, mentre sul dorso e sulla testa normalmente sono di colore giallo ranuncolo. Sulla nuca e sulle ali presentano il caratteristico disegno nero ondulato, che in natura gli permette così bene di mimetizzarsi nelle zone cespugliose, nella penombra. Possiamo avere anche dei soggetti albini o di colore chiaro, mutati dalla forma ancestrale. Il loro peso in genere è sui 38-42 gr, con una lunghezza del corpo di circa 22 cm.



La loro frequenza cardiaca è tra i 240-600 battiti al minuto(!!!) con una frequenza respiratoria tra i 75-96 atti respiratori. Producono normalmente 5-6 uova a covata che dura tra i 18 e i 20 giorni. Riguardo l'alimentazione mangiano, a seconda delle esigenze biologiche, una media di 6 gr. di cibo e necessitano almeno di 3-4 ml di acqua che devono avere sempre disponibile. La dieta per un pappagallino ondulato in casa deve contenere una buona percentuale di scagliola (tra il 50-80%) essendo facilmente sbucciabile e digeribile. Il miglio preferito è quello perlato ma possiamo utilizzare anche il panico di cui ci sono vari tipi: a semi piccoli raggiati. Possiamo somministrare pure dell'avena, ricca di vitamina E , quindi molto utile per la fecondazione e per la formazione delle uova. Essendo i semi poveri delle Vitamine A e D, dobbiamo integrare con del cibo fresco (verdure e frutta) o con delle vitamine in gocce: possiamo usare a tale scopo delle piante (Tarassaco, Stellaria ad es.), della lattuga, del crescione ad es.
Possiamo dare per il calcio anche dell'osso di seppia e ricordiamoci anche sempre del Grit per l'apporto degli oligoelementi minerali. Ricordiamoci quindi sempre queste regole ferree per la dieta: Somministrare sempre cibo fresco; Cambiare sempre pian pianino la dieta mai all'improvviso; Somministrare sempre miscele equilibrate di semi; Un caro saluto a voi ed ai vostri simpatici pappagallini"