Grandine a forma di Covid, il fenomeno stupisce Usa e Messico: la spiegazione degli scienziati

Grandine a forma di Covid, il fenomeno stupisce Usa e Messico: la spiegazione degli scienziati
Grandine a forma di Covid, il fenomeno stupisce Usa e Messico: la spiegazione degli scienziati
2 Minuti di Lettura
Lunedì 18 Maggio 2020, 22:22 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 15:13

L'insolita forma dei chicchi di grandine ha stupito tanti abitanti del Sud degli Stati Uniti e del Nord del Messico: nell'ultimo fine settimana, infatti, al confine tra i due stati ci sono state violente grandinate e soprattutto nella piccola località messicana di Montemorelos tanti utenti hanno immortalato la struttura molto simile a quella del coronavirus. Una grandinata analoga si era verificata un mese fa nel Michigan, come dimostrano altre testimonianze in rete. ​C'è già chi parla di fenomeni paranormali ai tempi della pandemia, ma la realtà è ben diversa: si tratta di un fenomeno naturale, assolutamente normale e già molto conosciuto.La pandemia, però, non c'entra nulla con questo insolito fenomeno atmosferico, che avviene regolarmente in determinate circostanze: nel 2004, ad esempio, in Kansas era stato rinvenuto un chicco di grandine della stessa forma dei coronavirus, di ben 13 centimetri di diametro.
 

 

Coronavirus, obbligo di quarantena nel Regno Unito: i club inglesi rischiano le coppe
 
Due amici possono andare in scooter insieme? Il dilemma della Fase 2 ancora da chiarire
 

Quando le grandinate avvengono in condizioni particolari di tormenta, spiegano gli esperti, è possibile che i chicchi sviluppino forme di questo genere. «Quando c'è una tormenta molto forte, la grandine che si forma inizialmente ha una forma sferica, ma sulla sua superficie si vanno ad accumulare strati di ghiaccio a partire da un primo 'embrione', con il rischio anche di caduta di chicchi decisamente grandi e pericolosi» - le parole del meteorologo spagnolo José Miguel Viñas a 20minutos.es - «Nelle tormente più forti, in cui la grandine ha già un diametro importante, lo scontro tra le sfere di ghiaccio fa sì che queste si uniscano in agglomerati più grandi che non avranno una forma semisferica, ma più simile a quella di una stella o, se volete, di un coronavirus».

© RIPRODUZIONE RISERVATA