Scuola in dad dopo le vacanze di Natale? Elementari e asili a rischio, ipotesi stretta sui bimbi non vaccinati

L'aumento dei contagi tra i più giovani ha aperto il dibattito sulla possibilità di tornare in dad dopo l'Epifania

Scuola in dad dopo le vacanze di Natale? A rischio elementari e asili, ipotesi stretta sui bimbi non vaccinati
Scuola in dad dopo le vacanze di Natale? A rischio elementari e asili, ipotesi stretta sui bimbi non vaccinati
di Francesco Malfetano
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Martedì 21 Dicembre 2021, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 09:21

A suggerirlo ieri è stato Massimo Galli: «Se la situazione Covid in Italia dovesse peggiorare, si potrebbe pensare ad allungare le vacanze scolastiche di Natale per i piccoli non vaccinati». Per l'ex direttore di reparto delle Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, «I bambini sotto i 5 anni che non sono vaccinati contro il Coronavirus hanno un maggior rischio di diffondere l’infezione» e, quindi, «non sarebbe male» che le scuole chiudessero ancora per un po’.

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Scuole chiuse dopo le vacanze di Natale?

Tuttavia già alcuni giorni fa la questione era stata tirata fuori da Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, che aveva evidenziato come «gennaio sarà un mese particolarmente problematico» e «nelle scuole la variante Omicron trova una prateria sconfinata». Al punto che anche un altro degli esperti diventato tra i volti più noti di questa pandemia, il microbiologo Andrea Crisanti, ha indicato l'estensione delle vacanze natalizie degli studenti una possibile misura di mitigazione: «Se l’obiettivo è quello di salvaguardare le attività economiche credo che il governo dovrebbe valutare la chiusura anticipata delle scuole di una settimana, perché i bambini contribuiscono in maniera importante alla diffusione dei contagi».

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Le mosse del governo

Anticipare la chiusura, in realtà, non è mai stata un'opzione sul tavolo. Al contrario estendere le vacanze di gennaio invece - come peraltro già annunciato ampiamente in molte aree del Regno Unito - potrebbe esserlo. Non è infatti escluso che il tema venga affrontato dalla cabina di regia convocata dal premier Mario Draghi per giovedì. Il faro in tal senso è puntato soprattutto sugli asili (i bambini tra 0 e 5 anni non hanno accesso alle vaccinazioni) e il ciclo primario dell'istruzione (per cui invece le vaccinazioni sono appena cominciate).

 

Le iniziative autonome di scuole e sindaci


Intanto però sindaci e presidi degli istituti italiani, che chiaramente vivono in prima persona la situazione iniziano a muoversi già per conto loro. A Roma ad esempio l'istituto Gesù e Maria al Fleming, «considerando la situazione epidemiologica della città e in particolare della scuola primaria» ha stabilito che «fino al 23 dicembre tutti gli alunni delle elementari saranno in Dad. I genitori delle medie, invece, avranno la facoltà di scegliere le lezioni in presenza o a distanza». Una didattica a distanza preventiva, utile ad evitare che le classi diventino rapidamente focolai. Misure simili sono state adottate anche da diverse scuole toscane delle province di Firenze e Arezzo, oltre che in alcune del Cilento. A Benevento il sindaco Clemente Mastella è andato oltre e ha appunto anticipato la chiusura di tutte le scuole. Né ieri né oggi gli studenti della città campana hanno infatti preso il proprio posto in aula. 

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