Scuola, quando comincia l'anno scolastico? Ministero propone l'avvio lezioni il 14 settembre

Scuola, quando comincia l'anno scolastico? Ministero propone l'avvio lezioni il 14 settembre
Scuola, quando comincia l'anno scolastico? Ministero propone l'avvio lezioni il 14 settembre
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Sabato 13 Giugno 2020, 18:14 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 12:11

Gli studenti hanno una nuova data da segnare sul diario: le lezioni a scuola ripartiranno probabilmente il 14 settembre. Già da lunedì, invece, riprendono le attività di cinema, teatri e sale giochi mentre - a macchia di leopardo nel Paese - alcune regioni decidono di anticipare l'apertura di discoteche e sagre. Continua il 'sudoku' sulle date per le ripartenze della fase 3 e, ancora una vota, le scelte dei governatori avranno un ruolo decisivo. Sul fronte del nuovo anno scolastico, il Ministero dell'Istruzione precisa che secondo il Decreto Scuola, recentemente convertito in legge, dal primo di settembre le scuole potranno riaprire per le attività legate al recupero degli apprendimenti. 
 


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Il ministero proporrà poi alle Regioni - tenute a decidere d'intesa con il ministro - di avviare le lezioni il 14 settembre, «con l'obiettivo di tornare alla piena normalità scolastica il prima possibile». Ma sulla scelta c'è già qualche mal di pancia. «Il governo propone di aprire le scuole il 14, poi di richiuderle tre giorni dopo per le elezioni il 20 Settembre. E poi, di riaprirle dopo due giorni di seggi, uno di spoglio delle schede e non so quanti di sanificazione, comunque almeno 5 giorni in totale. E andrà peggio nei Comuni che andranno al ballottaggio. Ma ci sono o ci fanno?», sbotta il presidente ligure Giovanni Toti. Ma quella della scuola non è l'unica questione aperta. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora frena sulla ripresa degli sport di contatto come il calcetto: «in realtà - spiega - non inizieranno neanche il 25 con certezza, perché il ministro della Salute Speranza ha ritenuto che non si potesse venire meno alle due regole che oggi valgono ancora per tutti i cittadini e cioè il distanziamento sociale e la mascherina». Riapriranno invece da lunedì sale giochi, sale scommesse e sale bingo a condizione - secondo quanto prevede il Dpcm - «che le Regioni e le Province Autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi». 

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Il 15 giugno gli aerei tornano a decollare con tutti i posti occupati, ma è previsto per ogni passeggero un solo bagaglio a mano a causa della riduzione dello spazio nelle cappelliere. Anche teatri e cinema saranno aperti da lunedì. Ma solo formalmente perché sale e platee «al chiuso» saranno ancora quasi tutte senza spettacoli e senza spettatori, tra nuovi adempimenti anti-Covid e difficoltà a metterli in pratica. Senza dimenticare che per cinema e teatro l'estate è «bassa stagione». Su discoteche e sagre, la cui apertura è prevista nell'ultimo Dpcm solo il prossimo 14 luglio, diverse regioni agiranno in autonomia, anticipando i tempi.

«Riapriremo prima», annuncia il governatore della Liguria, mentre nel Lazio dà lunedì c'è il via libera a fiere, congressi, cerimonie, nonché attività che si svolgono in discoteche e simili, con eccezione delle attività di ballo. Sempre nel Lazio a partire dal primo luglio luce verde per le discoteche all'aperto, con l'obbligo di misurare la temperatura: chi ha più di 37,5 non potrà entrare. In quella data riapriranno anche sale giochi, sale scommesse e sale bingo. Ok in Veneto alla riapertura delle discoteche, sagre e fiere dal 19 giugno mentre in Puglia potranno ripartire da lunedì solo quelle all'aperto e possono riaprire le aree giochi attrezzate per bambini. Sagre e fiere locali ripartiranno da subito anche in Calabria. Una nuova data, da Bologna, arriva per il riavvio delle attività in presenza nel locale ateneo: «da settembre - annuncia il rettore Ubertini - le attività dell'Università di Bologna tornano in presenza, ci stiamo attrezzando per allargare gli orari fino alle 20 e inserire anche il sabato: si torna in aula e nei laboratori rispettando le regole di sicurezza».​​

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