Scuola, oggi sciopero generale e corteo in piazza Santi Apostoli. Landini «Alzare i salari»

Scendono in in piazza Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief

Scuola, oggi 30 maggio sciopero generale: tutti gli aggiornamenti
Scuola, oggi 30 maggio sciopero generale: tutti gli aggiornamenti
4 Minuti di Lettura
Lunedì 30 Maggio 2022, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 15:41

Sarà una giornata di mobilitazione per il mondo della scuola: oggi , 30 maggio, è stato indetto uno sciopero nazionale (il primo dopo 7 anni): la manifestazione è attesa a partire dalle ore 10 in Piazza Santi Apostoli, dove è previsto l'arrivo di un centinaio di pullman da tutta Italia. Scendono in in piazza Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief: «Lo sciopero avrà una alta adesione perché le ragioni della protesta sono motivate: il governo sceglie di costruire una formazione per pochi, finanzata con il taglio degli organici. In più si umiliano i precari con un nuovo sistama di reclutamento e gli si nega l'abilitazione. Un intervento da respingere, che io non chiamo nemmeno la riforma. Viene tradito il Patto per la scuola. Il contratto poi è scaduto da tre anni e ci aspettiamo un investimento serio per il rinnovo contrattuale: le risorse stanziate non bastano anche dato l'impegno della scuola tutta negli anni della pandemia. Evidenziamo l'inadeguatezza del governo rispetto alle esigenze della scuola» dice Francesco Sinopoli che guida la Flc Cgil.

Al coro si è unito anche il seretario Cgil Maurizio Landini, che ha sottolineato che lo sciopero di oggi non riguarda solo i lavoratori della scuola: «Il tema del diritto alla scuola deve diventare elemento centrale per il governo, ad oggi non è così e i provvedimenti presi sono sbagliati: non si interviene per decreto su elementi che riguardano la contrattazione».

Il segretario accusa il governo di «supponenza» e afferma che un punto mancante nella riforma è l'aumento dei salari: «è venuto il momento di aumentarli, iniziando da una riforma fiscale». 

Presidi contrari allo sciopero 

Contrario allo sciopero il sindacato Anp dei presidi. «Il ritornello è il solito: stabilizzare i precari, non considerando per nulla il diritto degli alunni ad avere insegnanti migliori, più preparati, più aggiornati», osserva Cristina Costarelli di Anp Lazio. «E si vuole evidentemente la distribuzione a pioggia di soldi per tutti. Non si vuol sentire parlare di merito e differenziazioni. Più soldi per tutti ha un sapore populista senza utilizzare gli aumenti per restituire efficienza e premialità», le fa eco Mario Rusconi di Anp Roma. Ma Pino Turi della Uil parla di uno scenario deverso. «Stiamo registrando la voglia di manifestare di una categoria troppe volte sacrificata e mortificata. In molte realtà si stanno organizzando manifestazioni di protesta. La piazza di Roma sarà solo il megafono di una mobilitazione che i sindacati unitariamente hanno organizzato e che i lavoratori stanno animando e facendo propria. Se le notizie che ci giungono saranno confermate, saranno loro i protagonisti».

 

Il ministro Bianchi: «Rafforzare l'autonomia delle scuole»

Sullo sciopero è intervenuto anche il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi: «Ho voluto essere a Roma oggi è un momento delicato» ha detto intervenendo da remoto al convegno dell'Associazione nazionale presidi che si sta svolgendo a Torino, e riferendosi allo sciopero della scuola promosso dai maggiori sindacati. «Dobbiamo ripensare questi due anni di pandemia la scuola è per definizione in presenza ed io in questi mesi ho voluto anche con alcuni contrasti riportare gli alunni a scuola. Noi abbiamo tre riforme da fare e il nocciolo è che il sistema deve essere basato sul concetto di autonomia, che è la capacità di costruire dal basso un sistema nazionale non significa che ognuno deve andare per conto proprio». Per il ministro inoltre «Serve una riflessione sull'organizzazione della scuola che prevede il fine corsà a 14 e 18 anni e un obbligo a 16 anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA