Scuola, protocollo anti Covid per il rientro: casi positivi, alunni in isolamento, classi in quarantena. Ecco le regole

Scuola verso il rientro
Scuola verso il rientro
di Paola COLACI
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Sabato 22 Agosto 2020, 08:29 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 17:57

Scuola, le anticipazioni sono confermate: aula di isolamento in caso di alunni che manifestano sintomi in classe. E in caso di positività, ipotesi quarantena di 14 giorni per l'intera classe. Compresi i docenti. Ma anche un referente Covid in ogni istituto e il monitoraggio delle assenze per individuare casi di classi con molti alunni mancanti che potrebbero essere indice di focolai.

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LE REGOLE
«In una prospettiva di possibile circolazione del virus a settembre e nei prossimi mesi, è stato necessario sviluppare una strategia nazionale di risposta a eventuali casi sospetti e confermati in ambito scolastico o che abbiano ripercussioni su di esso, per affrontare le riaperture con la massima sicurezza possibile e con piani definiti per garantire la continuità». A sottolinearlo è stato il presidente dell'Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro che, in collaborazione con i ministeri dell'Istruzione e della Sanità, l'Inail, la Fondazione Bruno Kessler e gli enti locali, nelle scorse ore ha diffuso il protocollo ufficiale contenente le indicazioni per la gestione dei focolai da Covid-19 nelle scuole.

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Nuove misure che saranno applicate a tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado - dai nidi alle superiori, comprese le scuole paritarie - già a partire dal 14 settembre, data stimata dal ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina per l'avvio del nuovo anno scolastico. Ferma restando la possibilità per le Regioni di prevedere aperture scaglionate su ogni singolo territorio.

LA RIPRESA
La ripresa delle attività per i docenti e il personale amministrativo è anticipata, tuttavia, già al prossimo lunedì. E dal 24 agosto e sino a una settima prima dell'inizio delle attività didattiche saranno avviati anche i test sierologici per verificare se docenti e personale Ata in servizio nelle scuole statali e paritarie siano entrati in contatto con il Covid. In Puglia sono già disponibili 86.400 dispositivi per lo screening su base volontaria.

DOCENTI
Ma anche per docenti e personale Ata varranno le stesse regole stabilite nelle scorse ore per gli alunni. A partire dal caso di uno o più sintomatici in classe. «Se un alunno manifesta la sintomatologia a scuola, le raccomandazioni prevedono che vada isolato in un'area apposita assistito da un adulto che indossi una mascherina chirurgica e che i genitori vengano immediatamente allertati ed attivati - si legge nelle indicazioni dell'Iss - Una volta riportato a casa, i genitori devono contattare il pediatra o medico di famiglia, che dopo avere valutato la situazione, deciderà se è necessario contattare il contattare il Dipartimento di prevenzione (DdP) per l'esecuzione del tampone». Nel caso di esito positivo del test, il referente scolastico dovrà fornire alla Asl l'elenco dettagliato di alunni e docenti che sono entrati in contatto con l'alunno sin dalle 48 ore precedenti all'insorgenza della sintomatologia.

CASI POSITIVI
«Se un alunno/operatore scolastico risulta Covid-19 positivo, il Dipartimento di prevenzione della Asl valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti che si configurino come contatti stretti» si legge. Non è detto, però, che uno o più casi di Covid a scuola determinino automaticamente la chiusura dell'istituto. «Possibilità che dovrà essere valutata dal DdP in base al numero di casi confermati e di eventuali cluster e del livello di circolazione del virus all'interno della comunità» spiegano gli esperti. Ma fra i compiti degli istituti, oltre all'individuazione di un referente per il Covid adeguatamente formato, c'è anche quello relativo al monitoraggio delle assenze, indice di una diffusione del virus e che potrebbero necessitare di una indagine mirata. È richiesta, infine, la collaborazione dei genitori per misurare ogni giorno la temperatura dei figli e segnalare eventuali assenze per motivi di salute riconducibili al virus.

SCUOLABUS
Sul fronte trasporto scolastico, già lunedì sarà avviato un confronto tra i ministeri dell'Istruzione e dei Trasporti, il Cts, le Regioni, le Province e i Comuni. A preoccupare gli enti locali sono regole in vigore che prevedono il dimezzamento della capienza dei mezzi. E il rischio è che non si riesca ad assicurare un servizio efficace in coincidenza con il nuovo anno scolastico. Su questo fronte, tuttavia, si saprà di più nei prossimi giorni.

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