Scuola, il piano del Ministero per il rientro: ecco la bozza. Slitta la presentazione del piano

Scuola, slitta il piano del Ministero agli enti locali: la presentazione tra una settimana
Scuola, slitta il piano del Ministero agli enti locali: la presentazione tra una settimana
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Giovedì 29 Luglio 2021, 15:21

Scuola, slitta di una settimana circa il piano che il Ministero dell'Istruzione avrebbe dovuto presentare tra oggi e domani agli enti locali. Il piano prevede una serie di protocolli per ricominciare l'anno scolastico in presenza e scongiurare un ritorno alla didattica a distanza: il testo è pronto ma si è deciso di rinviarne la presentazione.

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Il testo elaborato del ministero dell'Istruzione è pronto ma è stato deciso che sarà proposto alle regioni la prossima settimana. Con ogni probabilità, infatti, i governatori convocati oggi torneranno a riunirsi proprio per analizzare a fondo i vari step in vista del rientro a scuola.

Scuola, la bozza del piano: «Obiettivo tornare in presenza»

«Per l'avvio dell'anno scolastico 2021/2022 la sfida è assicurare a tutti, anche per quanto rilevato dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS), lo svolgimento in presenza delle attività scolastiche, il recupero dei ritardi e il rafforzamento degli apprendimenti, la riconquista della dimensione relazionale e sociale dei nostri giovani, insieme a quella che si auspica essere la ripresa civile ed economica del Paese». Lo si legge nella premessa della bozza del Piano scuola 2021-22 messo a punto dal ministero dell'Istruzione in vista della ripresa dell'attività scolastica.

Scuola, la bozza del piano: «Vaccini fondamentali»

«Per garantire il ritorno alla pienezza della vita scolastica è essenziale che il personale docente e non docente, su tutto il territorio nazionale, assicuri piena partecipazione alla campagna di vaccinazioni, contribuendo al raggiungimento di un'elevata copertura vaccinale e alla ripresa in sicurezza delle attività e delle relazioni proprie del fare scuola». È uno dei primi punti della bozza del Piano scuola 2021-22 messo a punto dal ministero dell'Istruzione in vista della ripresa dell'attività scolastica.
«È necessario - si legge nel documento - che la comunità scolastica, dopo aver svolto un ruolo fondamentale nel promuovere la conoscenza ed il rispetto delle regole anti-Covid, operi per far comprendere il valore della vaccinazione, sia nella sua dimensione di prevenzione del contagio e tutela della salute soprattutto dei soggetti più fragili, sia quale veicolo per la piena ripresa della vita sociale del Paese e, in particolare, della normale vita scolastica».

Scuola, la bozza del piano: i protocolli su pulizia, palestre e corsi

«Il Comitato conferma la necessità di continuare ad assicurare il rispetto delle ordinarie misure di areazione dei locali e della pulizia quotidiana, 'accurata e ripetutà, di tutti gli ambienti». È quanto si afferma nella bozza del Piano scuola 2021-22 messo a punto dal ministero dell'Istruzione in vista della ripresa dell'attività scolastica. «Dovrà pure proseguire la pratica dell'igiene delle mani e la messa a disposizione di erogatori di prodotti disinfettanti, già ordinariamente adottati dalle istituzioni scolastiche». Per quanto riguarda le attività didattiche di educazione fisica e scienze motorie e sportive all'aperto, il Cts «non prevede in zona bianca l'uso di dispositivi di protezione per gli studenti, salvo il distanziamento interpersonale di almeno due metri. Per le stesse attività da svolgere al chiuso, è richiesta l'adeguata aerazione dei locali». Per lo svolgimento di attività nelle palestre scolastiche, «il Comitato distingue in base al colore delle zone geografiche. In particolare - è detto nel documento - nelle zone bianche, le attività di squadra sono possibili ma, specialmente al chiuso, dovranno essere privilegiate le attività individuali. In zona gialla e arancione, si raccomanda lo svolgimento di attività unicamente di tipo individuale».
Le precauzioni già previste per l'anno scolastico 2020-2021, prevedono, «di limitare l'utilizzo dei locali della scuola esclusivamente alla realizzazione di attività didattiche.

Nel caso in cui siano intercorsi accordi con gli Enti Locali proprietari delle palestre che ne prevedano l'utilizzo da parte di soggetti esterni, il Cts ritiene detti accordi considerabili solo in zona bianca e, per l'attuazione degli stessi, dovrà essere assicurata adeguata pulizia e sanificazione dopo ogni uso». In caso di situazioni «epidemiologiche non favorevoli (es. zona arancione), le istituzioni scolastiche e gli Enti Locali proprietari degli immobili valuteranno l'opportunità di sospendere le attività dei soggetti esterni, almeno fino al rientro in zona bianca del territorio di riferimento».

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