Scuola, migliaia di banchi a rotelle ritirati perché non a norma: non garantivano distanziamento e non erano anti-incendio

Ritiro immediato in 136 istituti per un costo di oltre 172 mila euro più Iva. Il generale Figliuolo è corso ai ripari per un lotto di banchi monoposto pericolosi per i ragazzi

Scuola, migliaia di banchi a rotelle ritirati perché non a norma: non garantivano distanziamento e non erano anti-incendio
Scuola, migliaia di banchi a rotelle ritirati perché non a norma: non garantivano distanziamento e non erano anti-incendio
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Lunedì 4 Ottobre 2021, 17:45

Migliaia di banchi monoposto sono stati ritirati perché non a norma. Non permettevano il distanziamento anti covid per evitare il contagio perché troppo grandi, ma non erano nemmeno anti-incendio. Si tratta di uno dei lotti di banchi a rotelle arrivati nelle scuole italiane in seguito al bando indetto dall'ex commissario Domenico Arcuri nell'estate scorsa.

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Già allora molti dirigenti scolastici li spedirono indietro perché non a norma, con tanto di proteste annesse. Poi, la second aondata e il ritorno in dad hanno calmato le polemiche, rinviandole solo di qualche mese. La presenza della didattica, infatti, ha reso urgente una soluzione e a trovarla è stata il commissario Francesco Paolo Figliuolo

Come rivela Il Tempo, infatti, a giugno scorso ne ha ordinato il ritiro immediato in 136 istituti, per un costo di oltre 172 mila euro più Iva.

«Questi banchi non vanno bene, dovevano garantire il distanziamento e invece sono enormi» fecero notare fin da subito diversi dei dirigenti scolastici quando si videro arrivare i banchi monoposto che avrebbero dovuto garantire la sicurezza degli studenti al rientro in classe. Invece la loro lunghezza eccessiva (74 cm, invece dei 60 massimi permessi), li rendeva pericolosi anche perché non anti-incendio in rapporto con la superficie di diverse classi. Tanto che 6mila furono rispediti immediatamente al mittente, ovvero la portoghese Nautilus, una delle vincitrici del bando. 

La Nautilus sottoscrisse 2 contratti durante la gestione dell'ex commissario: il primo, da 2,2 milioni, per la fornitura di 70mila sedie; il secondo, da 7,3 milioni, per la fornitura di 110mila di questi banchi poi rivelatisi essere non a norma, soprattutto se usati all'interno di una classe la cui superficie in metri cubi non fosse tale da rispettare le distanze imposte dalla legge anti-incendio.

A sceglierli era stata una commissione tecnica comprendente anche due membri del ministero dell'Istruzione e uno dell'Inail. Secondo fonti della vecchia gestione però il contratto di fornitura avrebbe previsto non gli oltre 100mila banchi, ma 37mila.

A prescindere dal numero, sta di fatto che la riapertura delle scuole a settembre 2021 ha imposto durante i mesi estivi la necessità di rimuovere gli arredi monoposto non a norma. Se ne è occupata l'attuale commissione guidata da Figliuolo, che dopo un vertice con il ministero dell'Istruzione del 6 luglio, ha stabilito attraverso una determina del 21 settembre scorso il ritiro dei banchi. Nel testo si legge «a seguito di specifiche analisi merceologiche è emerso che gli arredi scolastici forniti dalla ditta Nautilus hanno evidenziato la non conformità degli stessi alle normative in materia di sicurezza antincendio, impedendone l’uso ed imponendone il ritiro dagli istituti scolastici ove erano stati distribuiti al fine di eliminare i possibili rischi in caso di incendio».

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