Genova, bambini in ginocchio a scuola senza banchi: scoppia la polemica. Il preside spiega cosa è successo

Genova, bambini in ginocchio a scuola senza banchi: scoppia la polemica. Il preside spiega cosa è successo
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Lunedì 14 Settembre 2020, 22:14 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 07:55

Nel primo giorno di scuola per gli studenti italiani, c'è una foto che ha fatto il giro del web per denunciare la situazione di inadeguatezza in cui gli alunni di una scuola elementare gi Genova si sono trovati ad affrontare questo importante appuntamento dopo sei mesi dall'ultima lezione in presenza. Bambini in ginocchio che usano le sedie come banchi e siedono sul pavimento. La foto è stata condivisa dal governatore ligure Giovanni Toti su Facebook e ha scatenato un'aspra polemica sui 15mila banchi ancora in attesa di essere consegnati nelle scuole genovesi.

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A rispondere al governatore ci ha pensato il dirigente scolastico dell'IC Castelletto, dove è stata scattata la fotografia attraverso una nota pubblicata sul sito della scuola. 

«La scuola che dirigo dal 1 settembre - scrive Prof. Renzo Ronconi - ha svolto un grande lavoro nei mesi estivi per organizzare la riapertura. Come molte altre scuole, ha affrontato le difficoltà di questi ultimi giorni con spirito costruttivo e collaborativo: tra queste difficoltà, i ritardi nella consegna degli arredi. I banchi, ordinati con largo anticipo, arriveranno domani pomeriggio e nel primo giorno di scuola, che è stato un giorno di festa, abbiamo solo evitato di rimettere quelli vecchi. La foto ritrae bambini che, durante un'attività didattica, stanno disegnando sereni in libertà: un’ingenuità, da parte dell'insegnante, farla girare, ma sbagliato e grave strumentalizzarla, strumentalizzando, con essa, soprattutto i bambini, in una giornata nella quale avevamo riscontrato solo grande entusiasmo e nessuna criticità. Nel mio Istituto ho trovato docenti preparati e motivati, che difendo, e bambini sorridenti e felici di tornare a scuola. Questa è l'immagine che porto nel cuore da questo primo giorno e che desidero rimanga a famiglie ed insegnanti».
 

 

 

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