Alberto Angela, boom di ascolti in tv. Gli studenti: «Proiettiamo i suoi programmi anche a scuola»

Alberto Angela
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Lunedì 15 Ottobre 2018, 16:41 - Ultimo aggiornamento: 16:48

La puntata di 'Ulisse – Il piacere della scoperta', dedicata al rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma, ha visto un'approvazione generale da parte del popolo del web. Tra gli spettatori anche tanti studenti. Che, interpellati da Skuola.net, si mostrano d'accordo con la proposta lanciata dalla comunità ebraica romana. Applausi scroscianti, anche virtuali, per Alberto Angela.

L’ultimo successo in ordine di tempo è stata la puntata del suo programma ‘Ulisse - Il piacere della scoperta” - in onda di sabato in prima serata – dedicata all’anniversario del rastrellamento degli ebrei dal ghetto di Roma (datato 16 ottobre 1943). Un modo nuovo di fare divulgazione - con ricostruzioni, documenti originali, viaggi nelle location di cui si parla, parti recitate e testimonianze dirette – che ogni volta convince tantissimi spettatori a rimanere incollati davanti al televisore.

Tra i 3,6 milioni, che l’altra sera si sono sintonizzati su Rai1, anche molti studenti. Che si sono uniti al coro di quanti, nelle ore successive, hanno riempito le bacheche dei social network con complimenti ed elogi. Su tutti quello di Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, che su Twitter lancia la sua proposta: “Portiamo questo straordinario lavoro nelle scuole”. A lezione con Alberto Angela: un buon metodo per 2 studenti su 3 E i ragazzi sono perfettamente d’accordo con lei. Lo dice una web survey di Skuola.net, effettuata all’indomani della messa in onda, che ha intercettato oltre mille studenti delle scuole superiori. Che hanno promosso a pieni voti l’iniziativa.

Per oltre 2 adolescenti su 3 – il 68% - raccontare la storia in questo modo aiuterebbe ad apprendere molte più cose rispetto alla lezione tradizionale. Solo il 19% si è mostrato dubbioso, non credendo possa funzionare fino in fondo. Mentre appena il 13% ha bocciato a priori l’idea, ritenendola insufficiente a coinvolgere chi non è interessato. La storia si può imparare anche davanti alla televisione Gli scettici si sbagliano, perché i risultati positivi sono evidenti. Almeno stando alle impressioni dei ragazzi che hanno visto il programma. Circa 1 su 4, infatti, è rimasto a casa per guardare la trasmissione.

E, a posteriori, non se n’è pentito affatto: è piaciuta addirittura all’84% di loro (al 45% perché ha potuto scoprire risvolti della vicenda che ignorava, al 39% per avergli fatto conoscere da zero un argomento di cui non aveva mai sentito parlare).

Un risultato sorprendente, considerando anche il tema tutt’altro che leggero. Per questo oltre 9 studenti su 10 lo ritengono un buon metodo per ripassare la storia: il 52% lo sostituirebbe totalmente ai libri di testo, il 40% pensa sia comunque consigliabile affiancare alla visione il manuale di storia. In ogni caso è la dimostrazione che la Tv, quando svolge appieno il suo ruolo di servizio pubblico, può andare facilmente a segno.

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