Lauree, le migliori per trovare lavoro: in testa Difesa, Ingegneria, Medicina

Laurea, ecco le migliori per trovare lavoro: in testa Difesa, Ingegneria e Medicina
Laurea, ecco le migliori per trovare lavoro: in testa Difesa, Ingegneria e Medicina
di Lorena Loiacono
4 Minuti di Lettura
Lunedì 4 Marzo 2019, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 12:20

Sempre più spesso lo chiamano pezzo di carta. Soprattutto se poi, una volta conseguito il diploma di laurea, non si trova lavoro. E allora il corso di studi universitario viene messo sotto esame per capire dove si crea l'imbuto lavorativo: se la scelta della facoltà a cui iscriversi può essere legata solo alle passioni o all'interesse dello studente o se, invece, deve seguire anche le regole del mercato del lavoro. Stando alle classifiche attuali, il corso con maggior possibilità di successo nella ricerca di un impiego è quello dedicato alla difesa e alla sicurezza, segue ingegneria elettronica. Quello meno redditizio? Psicologia, seguito da biologia.
 



GLI STUDENTI
E il giudizio dei laureati, sul proprio corso di studi e sulla necessità o meno di iscriversi all'università per lavorare, non può che essere in linea con le aspettative rispettate o deluse dal post-laurea. A rivelarlo è uno studio dell'Osservatorio Talents Venture che, elaborando i dati di Almalaurea, spiega che i laureati in ingegneria elettronica non hanno troppe difficoltà a trovare un lavoro, visto che il 92% risulta occupato ad un anno dal titolo di studio, e di conseguenza solamente una minima parte di loro crede che sia possibile svolgere il proprio ruolo con un titolo non universitario. Tra gli studenti meno soddisfatti ci sono invece i laureati di psicologia e del gruppo geo-biologico. Si tratta di due percorsi che, ad un anno dalla laurea, hanno gli stipendi più bassi.

LA FORMAZIONE
L'Osservatorio sottolinea infatti che, al diminuire del tasso di occupazione, aumentano i laureati che hanno valutato come inadeguata la formazione professionale acquisita all'università. Qualche esempio: a fronte di un tasso di occupazione del 65% per i laureati del gruppo politico-sociale, il 60% di questi valuta la formazione ricevuta come inadeguata. Per i laureati del gruppo di ingegneria industriale il tasso di occupazione è pari all'87% e in questo caso solo il 39% dei laureati ritiene inadeguata la formazione ricevuta. Non solo inadeguata, c'è anche chi ritiene che il proprio corso di studi sia inutile per svolgere il lavoro scelto: si tratta di quasi il 40% dei laureati in psicologia. Per questo corso il tasso di occupazione è decisamente contenuto, pari al 45%, e così il 38% ritiene che, per lo svolgimento dell'attività lavorativa per la quale sono attualmente impiegati, non serva il titolo universitario.

LA SFIDUCIA
Ad incidere sulla sfiducia nei confronti della laurea, c'è soprattutto lo stipendio di chi ha un impiego dopo aver studiato per tanti anni e, quindi, dopo aver investito sulla formazione. Non è un caso infatti che gli stipendi netti medi, ad un anno dalla laurea, siano rispettivamente 670 euro mensili nel caso di psicologia, 863 euro per l'ambito letterario e 959 euro mensili per il gruppo geo-biologico, come rilevato da Almalaurea. Si tratta di impieghi scarsamente retribuiti o, spesso, di lavori che non hanno nulla a che vedere con gli studi svolti. Inoltre, solo a titolo comparativo, balza agli occhi che si tratta di stipendi quantitativamente paragonabili all'ammontare massimo dell'attuale reddito di cittadinanza pari a 780 euro. Un reddito per il quale non è richiesto avere una laurea né aver speso soldi per frequentare le lezioni e prepararsi agli esami.

LA DISTANZA
Ed emerge inoltre una distanza importante rispetto agli stipendi medi mensili, ad un anno dalla laurea, in ingegneria pari a 1.407 o nel settore di economia e statistica pari a 1277 euro o in giurisprudenza con 1271 euro al mese. Dal un punto di vista dell' utilità delle materie studiate rispetto alle richieste del mercato del lavoro, senza considerare quindi l'importante valore culturale e di arricchimento personale ottenuto grazie alla laurea, i corsi primi classificati sono quelli dell'ambito di difesa e sicurezza, con ben 1739 euro mensili di reddito, seguono ingegneria elettronica e dell'informazione ed ingegneria industriale. In questi casi infatti sono davvero pochi gli studenti che dichiarano che le competenze acquisite durante il percorso di laurea siano inutili.

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